Andrea Purgatori, giornalista di Atlantide divenuto noto in queste settimane poiché ospite di diverse trasmissioni sulla guerra in Ucraina, ha nelle scorse ore ribadito in un tweet i suoi dubbi sulla posizione assunta da Usa Nato nel conflitto. In particolare, l’esperto si è espresso sull’attacco missilistico nella stazione di Kramatorsk, nel Donbass, che ha causato la morte di 50 persone. In merito a questo episodio è ancora in atto un dibattito su quale Paese sia stato autore di questa operazione: da un lato c’è la possibilità che si sia trattato di un contrattacco delle forze ucraine, dall’altro lato c’è la possibilità che si sia trattato di un “false flag” russo.



È per questo motivo che il reporter ha chiamato in causa proprio Nato Usa. “I satelliti americani, la Nato sanno e vedono tutto al centimetro quadrato. Ci facciano vedere chi ha lanciato quel missile su Kramatorsk e la facciamo finita di porci domande”, questo il breve appello scritto sul suo account.

Purgatori contro Usa e Nato: il giornalista chiede la verità su Kramatorsk

Andrea Purgatori, il giornalista spesso accusato di essere filo-putiniano, ha dunque chiesto a Nato Usa la verità sull’attacco missilistico a Kramatorsk, nel Donbass: è stata un’operazione ad opera dell’Ucraina o della Russia? Gli indizi portano al primo caso. I frammenti visibili nelle foto e nei video provenienti dalla città, come riporta Rai News, sembrerebbero infatti provenire da  un vettore Tochka-U, che secondo quanto affermato dal ministero della Difesa russo sarebbe “utilizzato solo dalle forze ucraine” e non soltanto in questa occasione. La possibilità che si tratti di un “false flag”, tuttavia, non è da escludere. L’attacco sarebbe stato condotto dai russi o da loro alleati con l’obiettivo far ricadere le responsabilità sull’Ucraina.



Al fine di comprendere la verità, l’aiuto di Nato Usa potrebbe essere provvidenziale, dato la presenza di numerosi satelliti di loro proprietà che potrebbero individuare la provenienza del missile caduto a Kramatorsk. Chissà se l’appello del reporter di Atlantide avrà un seguito.

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