«Sono ben felice di restituire la cortese e calorosa accoglienza che il presidente mi ha riservato nell’ottobre scorso. Il nostro è stato un incontro molto cordiale e molto positivo. Abbiamo confermato l’eccellente stato delle nostre relazioni bilaterali nonostante il permanere delle sanzioni» ha spiegato poco fa il Premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa congiunta al termine del bilaterale Italia-Russia a Palazzo Chigi. «Abbiamo avuto trattative molto concrete e costruttive» rilancia il Presidente Vladimir Putin prima di lasciare la conferenza e dirigersi assieme a Conte alla cena di gala con Salvini e Di Maio a Villa Madama. Centrali nella bilaterale i dossier sanzioni e Libia: «Comprendiamo che l’Italia è legata con gli impegni europei e non abbiamo nessuna pretesa rispetto agli amici italiani ma speriamo che l’Italia sulle sanzioni porti avanti la posizione di un ritorno dei rapporti a 360 gradi con la Russia. Siamo grati all’Italia per la posizione che consiste nel fatto che bisogna ristabilire il regime pieno dei rapporti tra Usa e Russia», sottolinea ancora il n.1 del Cremlino. Sul fronte libico invece, dopo le ultime emergenze gravissime esplose a Tripoli, per la Russia l’appoggio deve essere dato equidistante ad Haftar e Al Serraj, con la conferma dello stesso Premier Conte «In Libia la situazione resta pericolosa. Bisogna far sì che sia stabilito il regime del cessate il fuoco, bisogna ristabilire il processo politico con lo scopo finale di evitare la scissione del Paese».
IL VERTICE CON MATTARELLA
«Grazie per il tempo che mi ha dedicato e per il discorso molto sostanzioso e interessante», ha detto il Presidente Putin uscendo dal colloquio di 55 minuti con Papa Francesco, il quale lo ha congedato con un «preghi per me». Secondo quanto riportato dal Segretario di Stato Pietro Parolin, nei «cordiali colloqui» andati in scena tra Putin e Francesco si è espressa «da ambo le Parti soddisfazione per lo sviluppo delle relazioni bilaterali, ulteriormente rafforzatesi con la firma, in data odierna, di un protocollo di intesa riguardante la collaborazione tra l’Ospedale ‘Bambino Gesu” e gli Ospedali pediatrici della Federazione Russa. Sono state poi affrontate alcune questioni di rilievo per la vita della Chiesa cattolica in Russia», conclude la Santa Sede. Secondo il presidente del Dipartimento sinodale per le relazioni pubbliche del Patriarcato di Mosca Vladimir Legoida, l’incontro tra il Papa e Vladimir Putin ha un fortissimo significato simbolico anche per la Chiesa ortodossa russa «Siamo consapevoli che il Vaticano e la Russia abbiano posizioni simili su una serie di questioni politiche globali, come il sostegno ai valori tradizionali del matrimonio e della famiglia e la protezione dei diritti dei cristiani nelle regioni in cui sono perseguitati. Ecco perché dal punto di vista della chiesa questo incontro é innegabilmente importante e utile». Continua intanto l’agenda di Putin a Roma, con il colloquio tenutosi poco fa al Quirinale con Sergio Mattarella: in questi minuti il Presidente russo si sta recando verso Palazzo Chigi per l’inizio della fase più politica dell’intera visita nella Capitale, con la firma di diversi dossier economici, commerciali e strategici tra Italia e Russia.
PUTIN A COLLOQUIO CON IL PAPA
È in corso l’incontro tra Vladimir Putin e Papa Francesco in Vaticano, con il Presidente russo arrivato con un’ora di ritardo (esattamente come 4 anni fa tra l’altro, ndr) modificando e non poco l’agenda tanto del Santo Padre quanto dello stesso leader del Cremlino che dopo il Papa andrà a trovare Mattarella al Quirinale. La città resta blindata ed è giunta conferma di una cena di gala questa sera sempre a Roma con presenti, tra gli altri, anche i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. I dossier sono tanti ma Putin in primo luogo chiederà al Governo italiano una sponda per ridurre/eliminare le sanzioni sul caso-Ucraina. Nel frattempo, il Presidente russo è stato accompagnato dal prefetto della Casa Pontificia, mons. Georg Gaenswein fino alla stretta di mano con Papa Francesco: prima del colloquio privato, «Il Santo Padre è stato informato della tragedia del sommergibile russo. Esprime il suo cordoglio e la sua vicinanza alle famiglie delle vittime e a quanti sono stati colpiti da questa sciagura», riporta il direttore ad interim della Sala Stampa Vaticana, Alessandro Gisotti. Secondo Mons. Paolo Pezzi è arcivescovo metropolita della Madre di Dio a Mosca, intervistato da Radio Vaticana, quello tra il Papa e Putin è incontro storico, «la continuazione di un dialogo iniziato già molto tempo fa. Anche se non conosco l’agenda dell’incontro, posso immaginare che sul tavolo del confronto non mancheranno i temi cari al Santo Padre: progresso della pace, salvaguardia della casa comune, difesa del creato».
LA POLEMICA SU ROMA “CITTÀ PULITA”
Mentre il Vaticano, il Quirinale e Palazzo Chigi si preparano alla visita “lampo” di Vladimir Putin, scoppia la polemica in città per le strade di Roma improvvisamente pulite, almeno laddove passerà il maxi cordone del leader russo (30 auto di scorta e una decina di super manager al seguito). Dopo l’ennesimo caos esploso ieri con la decisione della Regione Lazio di mettere delle scadenze e imporre diktat al Campidoglio sull’emergenza rifiuti annosa nella Capitale, Roma questa mattina si è svegliata di colpo più “pulita” e non sono mancate le polemiche sollevate contro la sindaca Virginia Raggi: «Vista la solerzia con cui è stata pulita Roma per l’arrivo di Putin – e considerato che nel mondo ci sono 196 Stati sovrani – proponiamo di invitare un capo di Stato ogni 1,86 giorni. È l’unico modo per tenere la spazzatura lontana dalla città», scrive su Twitter Mara Cafragna, coordinatrice nazionale di Forza Italia. Sul fronte commerciale, i documenti portati da Putin in Italia per le varie firme sugli impegni da prendere con i partner italiani sono diversi: tra gli altri, presenti sono un programma di cooperazione in materia di cultura, istruzione, media, scambi giovanili, turismo e sport nel 2019-2022; per il Messaggero, presenti anche documenti sul programma di cooperazione scientifica e tecnica per il 2019-2023 e infine una «vasta gamma di documenti commerciali intesi a rafforzare l’evidente tendenza a un maggiore dialogo politico e alla cooperazione economica e culturale».
ESALTA SALVINI E RINGRAZIA BERLUSCONI
Vladimir Putin è in Italia, a Roma, dove incontrerà il presidente della Repubblica, Mattarella, nonché il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il Papa. In vista del meeting con le massime cariche politiche italiane, il presidente russo ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del Corriere della Sera: ecco alcuni degli spunti più interessanti. «Con l’Italia abbiamo veramente rapporti particolari, collaudati dal tempo – ha spiegato il numero uno del Cremlino – è stato messo a punto un dialogo basato sulla fiducia con la sua dirigenza. Noi apprezziamo molto questo capitale di reciproca fiducia e di partenariato». Putin parla anche del ministro dell’interno, Matteo Salvini, che lo stesso elogia: «La Lega e il suo leader Salvini sono attivi sostenitori di un ripristino della piena cooperazione tra Italia e Russia; si pronunciano per una più rapida abolizione delle sanzioni anti-russe introdotte dagli Usa e dall’Ue. Qui i nostri punti di vista coincidono. Salvini ha un atteggiamento caloroso verso il nostro Paese, conosce bene la realtà russa. Ci siamo incontrati nel 2014 a Milano, abbiamo discusso le prospettive di sviluppo dei legami italo-russi e delle relazioni tra Russia e Unione Europea. Da allora, per quel che mi è noto, il signor Salvini e rappresentanti del suo partito mantengono contatti con i colleghi russi interessati allo sviluppo della cooperazione con i propri partner italiani». Storica anche l’amicizia con l’ex presidente del consiglio, Silvio Berlusconi: «Ci legano rapporti di amicizia pluriennali – sottolinea Putin – Silvio è un politico di statura mondiale, un vero leader che propugna fermamente gli interessi del suo Paese nell’arena internazionale. Suscita rispetto la sua sincera volontà di preservare e moltiplicare il potenziale accumulato nei rapporti tra i nostri Paesi. Non riusciamo a incontrarci spesso, ma quando tale opportunità si presenta, lui non si permette mai di discutere questioni di politica interna. E non lo faccio nemmeno io. È importante il fatto che in Italia c’è un assoluto consenso tra tutte le forze politiche circa lo sviluppo dei buoni rapporti con la Russia. E noi rispondiamo a questo con piena reciprocità». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PUTIN A ROMA
Una visita lampo di una sola giornata che vedrà mezza città di Roma di fatto bloccato per la venuta di Vladimir Putin dalla Russia: il Presidente torna in Italia dopo un’assenza durata addirittura dal 2015 e in poche ore sarà al centro di un’agenda fittissima tra cultura, religione, temi internazionali ed economia. Il periodo politico è complesso, con le nomine Ue che hanno evidenziato in questi giorni ancora la presenza forte dell’asse franco-tedesco in Europa e con peso di quanto sperasse Putin nel blocco di Visegrad e della stessa Italia di Giuseppe Conte e Matteo Salvini. Non solo, dopo l’intervista negli scorsi giorni al Financial Times, il Presidentissimo del Cremlino ha definito «obsoleto» il liberalismo facendo scattare la gran parte delle cancellerie europee intimorite da un presunto attacco ai valori occidentali. Putin ha smentito il tutto parlando di uomo sempre vicino alle linee e idee del liberalismo anche se contrario all’imposizione dello stesso sistema sui valori religiosi e culturali. Insomma, un momento assai caldo per il leader russo per sbarcare nell’Italia messa nel mirino da Macron e Merkel per gli atteggiamenti e le politiche sul fronte immigrazione ed economia. L’occasione della visita di Putin sarà anche quello di rilanciare il dialogo nel Forum italo-russo sul piano commerciale, economico e ovviamente politico.
LA VISITA DI PUTIN A ROMA: INCONTERÀ ANCHE BERLUSCONI?
La ricchissima agenda della giornata di domani, giovedì 4 luglio, a Roma vede impegnato in primo luogo Vladimir Putin in un incontro in Vaticano con Papa Francesco: a seguire la sua visita ufficiale farà tappa al Quirinale con un vertice con Mattarella e poi a Palazzo Chigi con il Presidente Giuseppe Conte. Al termine vi sarà una conferenza stampa congiunta tra i due Presidenti di Italia e Russia: diversi e molto delicati i dossier internazionali che i due leader dovranno affrontare nel corso della breve udienza privata. Si va dai rapporto tra Europa e Russia, con l’inevitabile tema delle sanzioni, passando poi per Venezuela, Iran e la Libia, ovvero le tre “polveriere” che tengono in ansia la comunità internazionale. Possibile un passaggio sul tema mai domo dello scontro Ucraina-Mosca nonché un aggiornamento sulla posizione di mediazione dell’Italia tra gli Usa di Donald Trump e la Russia di Vladimir Putin. L’agenda ufficiale del leader russo in teoria finirebbe qui, ma non è escluso – spiega l’Agi – una visita lampo al suo vecchio amico Silvio Berlusconi in tarda serata prima della partenza per Mosca di fatto come era già avvenuto a Milano nel 2015 dopo la visita all’Expo.