IL DISCORSO DI CAPODANNO DI VLADIMIR PUTIN IN… 3 MINUTI
Un discorso registrato sulla tv di Stato e lanciato poco prima della mezzanotte, lanciandolo come sempre in ciascuno degli 11 fusi orario che “intrattiene” la Russia: Vladimir Putin nel suo messaggio di Capodanno 2025 rimane stringato in 3 minuti e poco più, non citando direttamente la guerra in Ucraina e non mandando questa volta messaggi minacciosi all’Occidente. Semmai, il Presidente della Russia si concentra sul parlare ai propri soldati e comandanti, non disdegnando di citare il celebre discorso di Boris Eltsin che 25 anni fa spianava la strada al nuovo leader mondiale destinato a cambiare non solo il destino della Russia.
«In questo Capodanno, i pensieri e le speranze di parenti e amici, milioni di persone in tutta la Russia sono insieme ai nostri combattenti e comandanti»: secondo Putin, il 2025 in arrivo dovrà essere per il popolo russo quello della definitiva vittoria sui campi di battaglia, come ha recentemente spiegato nella conferenza stampa di fine 2024. Per Capodanno però nessun riferimento alla “operazione speciale in Ucraina”, se non il ribadire alle forze armate russe che «Siamo sicuri che tutto andrà bene. Andremo solo avanti». I soldati di Mosca restano «veri eroi», in quanto continuano da anni a «difendere la Russia» per garantire la pace: al netto delle controverse parole dette da Putin nel suo discorso di Capodanno, un passaggio sibillino nei 3minuti di messaggio registrato fa ben intuire come si sia alla vigilia di una forse importante svolta per la guerra determinata dal dialogo ritrovato (almeno a distanza) con la prossima Presidenza alla Casa Bianca.
NON CITA LA GUERRA IN UCRAINA MA PARLA DI 25 ANNI FA QUANDO COMINCIAVA LA PRESIDENZA CHE HA CAMBIATO NON SOLO LA STORIA DELLA RUSSIA (PURTROPPO)
«Abbiamo ancora molto da decidere, ma possiamo essere giustamente orgogliosi di ciò che è già stato fatto», queste le parole di Vladimir Putin che fanno pensare alla possibilità di un confronto importante già nei prossimi mesi, non appena Donald Trump si insedierà alla Presidenza degli Stati Uniti d’America. La volontà di trattare avendo in mano buona parte del Donbass resta il dato primario della Russia di Putin, anche se non traspare dallo stringatissimo messaggio di Capodanno diffuso in queste ore.
Era proprio la notte del 31 dicembre 1999 in cui uno stanco Boris Eltsin annunciava le dimissioni da Presidente della Russia, dando la nomina ad interim all’allora Premier ex agente del KGB, tal Vladimir Putin. Sono passati 25 anni e il mondo intero ha imparato a fare i “conti” con questo leader mondiale imprevedibile e controverso, fino all’invasione dell’Ucraina e l’inizio di una guerra ormai da tre anni in corso, capace di stravolgere parte del già complicato “ordine mondiale”. «Orgoglioso di quanto ho fatto in questi 25 anni», ha detto ancora Putin nel discorso finale di Capodanno 2025, «Ora, sulla soglia di un nuovo anno, stiamo pensando al futuro». Il mondo è cambiato rispetto a 25 anni fa, la Russia è cambiata e purtroppo anche l’Occidente si è dovuto imbattere in qualcosa che sembrava morto e sepolto con la caduta del Muro di Berlino, una guerra mondiale anche se “a pezzi”.