Il mondo condanna Vladimir Putin dopo la guerra scatenata contro l’Ucraina. Dure parole sono arrivate anche da parte dell’arcivescovo ucraino e portavoce della Chiesa ortodossa ucraina, che ha definito il presidente russo “l’anticristo del nostro tempo attuale”. Dopo il conflitto che ha già obbligato l’Ucraina alla distruzione non solo di tante città, ma anche alla perdita di tante vite umane tra militari e civili, Yevstratiy Zoria ha condannato duramente il capo russo: “Putin non è davvero il messia, ma è l’anticristo del nostro tempo attuale”, ha detto in un’intervista alla BBC.



Nel corso di un’intervista trasmessa dal Global News Podcast della BBC, Zoria ha dichiarato: “Sì, è anticristo perché tutto ciò che fa, tutto ciò che fa ora, è totalmente contro il vangelo, contro la legge di Dio”. La popolazione ucraina, secondo i sondaggi, si identifica come cristiana ortodossa orientale, mentre c’è una minoranza, seppur significativa in termini di numeri, di cattolici ucraini che seguono una liturgia bizantina simile a quella ortodossa, ma sono fedeli al papa. La popolazione ortodossa ucraina, allo stesso modo, è divisa tra la Chiesa ortodossa ucraina con sede a Kiev, rappresentata da Yevstratiy Zoria, e la Chiesa ortodossa ucraina sotto il patriarca ortodosso di Mosca.



Putin, la condanna dei capi della chiesa Ortodossa

L’attacco di Putin all’Ucraina ha motivazioni economiche e politiche. Eppure, il presidente russo ha giustificato la sua invasione all’Ucraina, in parte come una difesa della Chiesa ortodossa orientata a Mosca. Nonostante le sue parole di legittimazione dell’attacco anche da un punto di vista religioso, i leader di entrambe le Chiese hanno denunciato l’invasione, così come allo stesso modo la minoranza Cattolica del Paese.

Il metropolita Epifany, capo della Chiesa ortodossa ucraina con sede a Kiev, ha lanciato un messaggio di pace all’Associated Press: “Con la preghiera sulle labbra, con l’amore per Dio, per l’Ucraina, per il nostro prossimo, combattiamo contro il male e vedremo la vittoria”. Allo stesso modo un messaggio di speranza è arrivato dal metropolita Onufry, capo della Chiesa ortodossa ucraina collegata a Mosca: “Dimentica i reciproci litigi e incomprensioni e… unisciti all’amore per Dio e per la nostra Patria”.