Vladimir Putin, secondo quanto riporta l’agenzia stampa russa Ria Novosti, citata da Ansa, nella giornata di oggi ha lanciato un attacco verso il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, accusandolo ancora una volta di essere dalla parte dei nazisti. Questa, infatti, la “scusa” ufficialmente usata dal governo russo per giustificare l’invasione dell’Ucraina, iniziata nel febbraio 2022 e che sembra essere sempre più lontana dal giungere ad una qualche conclusione. Immediata, ovviamente, la risposta di Kiev alle parole di Putin, accusato di cercare solamente giustificazioni al suo uso neonazista della forza per invadere un altro paese ed ucciderne i civili. Insomma, dalle rispettive dichiarazioni sembra farsi più complicato trovare soluzioni pacifiche al conflitto, ormai chieste a gran voce dalla maggior parte delle grandi potenze mondiali.



Putin: “Disgustoso che l’ebreo difenda i nazisti”

Insomma, Putin nelle sue parole di oggi non ci è andato alla leggera. Infatti, secondo Ria Novosti ha detto di ritenere “disgustoso” che Zelensky, che ha origini ebraiche, “copra la glorificazione del nazismo e coloro che hanno guidato l’Olocausto in Ucraina”. Il riferimento è a Stepan Bandera, del quale secondo Mosca l’attuale governo ucraino è erede, che nel corso della seconda guerra mondiale si alleò con le truppe naziste per combattere contro l’allora Unione Sovietica, partecipando al massacro degli ebrei, tanto ucraini quanto russi.



Secondo Putin, infatti, “Bandera e altri come lui” hanno ucciso 1,5 milioni di ebrei ed a riprova delle sue parole ci sarebbe l’opinione dei “comuni cittadini di Israele [che] capiscono questo meglio di tutti”, così come “dicono su internet”. Parole che hanno fatto scattare la reazione di Kiev, che tramite il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha sottolineato che le parole dello zar “sono l’ennesimo cinico tentativo di utilizzare il tema storico dell’Olocausto come vetrina per giustificare le moderne pratiche naziste russe” e “i crimini di guerra russi”. Secondo Kiev, inoltre, Putin, “che dà deliberatamente l’ordine di attaccare un altro Paese con missili, uccidere in massa, stuprare, rapire bambini e spazzare via città e villaggi offre una nuova giustificazione per la sua inadeguatezza interna. Questa è l’ennesima conferma che il presidente russo vive in un mondo tutto suo, una bolla artificiale isolata dalla realtà. Ciò significa che è completamente incapace e impossibile negoziare con lui“.

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