La Russia riscopre George Orwell, riecco i meccanismi totalitari di controllo del pensiero fulcro dello straordinario romanzo “1984”. Dopo settimane di propaganda mirata tra televisione e radio, con film sulla II guerra mondiale su tutti i canali e messaggi improntati a rilanciare l’orgoglio nazionale, Vladimir Putin ha lanciato un monito alle testate non allineate.
Come reso noto dai colleghi del The Guardian, il servizio russo di controllo sulle comunicazioni e i media Roskomnadzor ha messo nel mirino alcuni giornali e siti per il loro modo di coprire la guerra con l’Ucraina. Vietato parlare di “invasione”, “attacco” o “guerra”, il Cremlino ha avviato una “operazione militare speciale”. Se le informazioni verranno ritenute false dal governo, saranno bloccate. Previste ingenti sanzioni, con multe fino a 5 milioni di rubli in caso di violazione di tali direttive.
“Putin censura media Russia”
La guerra Russia-Ucraina sta travolgendo il mondo della comunicazione e non mancano di ora in ora fake news e notizie poco attendibili. Qui però il discorso è diverso, con Putin deciso a punire chi rilascia informazioni non in linea con la narrazione del regime. Un altro segnale è arrivato ieri, con l’autorità garante delle comunicazioni in Russia che ha deciso di limitare l’accesso a Facebook. Il motivo? Il celebre social network americano avrebbe lavorato per censurare i media del Cremlino e avrebbe “violato i diritti umani e dei cittadini russi”. La Roskomnadzor ha limitato l’accesso al social network del popolo, senza però specificare la natura delle sanzioni. Entrando nel dettaglio, il servizio federale per la supervisione della connessione e la comunicazione di massa del Cremlino ha denunciato la limitazione degli account ufficiali di Zvezda, canale legato al ministero della Difesa, dell’agenzia di stampa statale Ria Novosti e dei media online russi Lenta.ru e Gazeta.ru.