Il leader russo Vladimir Putin sta tenendo in queste ore un discorso davanti alla sessione plenario del Valdai Discussion Club, nel corso del quale è tornato a parare ancora una volta della guerra in Ucraina, puntando il dito contro l’occidente e sottolineando anche i traguardi raggiunti dalla Russia nell’ultimo periodo. Innanzitutto, ci tiene a sottolineare che l’obiettivo attuale di Mosca è “costruire un nuovo mondo aperto e interconnesso dove nessuno tenterà mai di erigere barriere artificiali”.



Un mondo, quello immaginato di Putin, in cui “le persone possano comunicare liberamente, realizzare il proprio potenziale creativo e prosperare”, e nel quale “dovrebbe essere vietato imporre a qualsiasi paese o popolo come dovrebbe vivere, come dovrebbe sentirsi”. Nel suo mondo “nessuno deciderà per tutti e non tutti decideranno su tutto, ma solo che sono direttamente colpiti da un particolare problema si metteranno d’accordo su cosa fare e come farlo”. Occasione utile a Putin per ricordare come in passato chiese di entrare nella Nato, ma gli fu negato, alimentando nel corso degli anni successivi ostilità e conflitti che vedevano coinvolta di volta in volta la Russia.



Putin: “La guerra in Ucraina iniziata dall’Occidente decenni fa”

Secondo Vladimir Putin, inoltre, la guerra in Ucraina, che si ostina a chiamare missione speciale, “non è stata iniziata dalla Russia” che, al contrario, “starebbe cerando di porvi fine”, cessando un conflitto iniziato decenni fa dal “regime di Kiev con il sostegno diretto e attivo dell’Occidente collettivo”. Tuttavia, quando sta accadendo in Ucraina “ci ricorda che i passi unilaterali, indipendentemente da chi li intraprende, inevitabilmente scateneranno delle controazioni”.



Continuando a parlare dell’Occidente, Putin giustifica l’ostilità nei suoi confronti con il fatto che “il bisogno di una certa parte dell’élite di avere un nemico che spieghi la necessità dell’uso della forza e dell’espansione attraverso la lotta contro di esso”. Parlando, infine, della Russia, ci ha tenuto a sottolineare che “in questo momento abbiamo effettivamente completato il lavoro sulle armi strategiche avanzate di cui avevo parlato e annunciato diversi anni fa. Abbiamo condotto”, conclude Putin, “con successo l’ultimo test del missile da crociera a raggio globale Burevestnik a propulsione nucleare“.