L’idea del sistema di potere retto da Vladimir Putin è quella di introdurre il concetto di militarismo già dalla scuola dell’infanzia. La guerra viene studiata sui libri a partire dalla prima classe delle elementari e, negli anni successivi, viene portata anche fuori dalla classe, tanto che agli studenti delle scuole superiori viene perfino insegnato come lanciare granate. Insomma, un vero e proprio addestramento militare, per avere tra le nuove generazioni soldati pronti e preparati sul campo, grazie ad una formazione tra i banchi improntata alla disciplina e al patriottismo.



Il tema dell’addestramento militare di base era esistito, con un’interruzione di cinque anni, anche in epoca sovietica. È stato poi abolito nel 1991. Dal 1° settembre, quando inizierà il nuovo anno scolastico in Russia, come in molti altri Paesi post-sovietici, questa istruzione tornerà ad essere obbligatoria nelle scuole statali. Ma per quale motivo? Perchè secondo Putin gli Stati Uniti volevano distruggere la statualità russa. E così si è reso necessario insegnare a scuola “un elevato senso di lealtà verso la patria” in modo che siano “sempre pronti a servire lo Stato”.



MODELLO SCOLASTICO PUTIN: “L’ORA DELLA PACE” E I DOCENTI-SOLDATI

Il modello scolastico voluto da Putin vede una serie di fasi volte ad un completo addestramento. Innanzitutto si ha quella che lo stesso Ministero dell’Istruzione russo ha chiamato ‘l’ora della pace’, in cui i bambini della scuola primaria imparano le principali cause della guerra. Dalla decima classe parte poi l’addestramento militare di base con tanto di esercitazioni pratiche. E come se non bastasse i docenti sono spesso impegnati nel conflitto contro l’Ucraina, alternando l’insegnamento al ruolo di soldati. E tutto questo non ha scatenato alcuna protesta da parte della popolazione russa, che ha sempre accettato ogni forma di indottrinamento, anche sui più giovani.



Nessuna preoccupazione quindi laddove dai 15 anni in su viene inseganto a usare armi, maschere antigas e respiratori, oltre allo smontaggio e al rimontaggio di fucili. A scuola il programma prevede anche la pratica sull’esatta costruzione dei droni e su come maneggiarli. Gli studenti imparano anche a marciare nel cortile della scuola e a fare il saluto durante le escursioni. Quanto poi alle ragazze devono essere addestrate come primo soccorritore. Insomma, il ‘modello Stalin’ sembra essere stato resuscitato. E per i genitori l’unica alternativa per non far sottoporre i ragazzi a tutto ciò è ritirare i propri figli da scuola, dal momento che, nonostante le apparenze, l’istruzione in Russia è ancora libera e può essere anche domestica.