Dalle telefonate tra Donald Trump e Vladimir Putin alle minacce nucleari della Russia, fino all’attacco di Joe Biden a Benjamin Netanyahu: “War“, il nuovo libro di Bob Woodward riserva rivelazioni clamorose sui leader globali e sui conflitti globali attualmente in corso. La Casa Bianca si è rifiutata di commentare gli aneddoti contenuti nel libro in uscita il 15 ottobre: la portavoce Emilie Simons si è limitata a dire che “è molto comune che vengano scritti libri su questa e altre amministrazioni, quindi lascerò che siano altri a parlarne“.



Invece, Steven Cheung, portavoce di Trump, ha smentito le rivelazioni fatte sul tycoon, dichiarando che sono “storie inventate” dal giornalista. Né Trump né Biden si sono fatti intervistare da Woodward, il quale ha scritto il libro dalle centinaia di ore di interviste con persone coinvolte personalmente negli eventi di cui ha parlato.



LO SFOGO DI BIDEN SU NETANYAHU

In “War” è riportato che Biden ha avuto parole dure per Benjamin Netanyahu: “Quel figlio di pu**ana, Bibi Netanyahu, è un cattivo ragazzo. È una persona fottutamente cattiva!“, avrebbe dichiarato il presidente Usa sul primo ministro di Israele a uno dei suoi più stretti collaboratori. Le “frustrazioni e la sfiducia” di Biden nei confronti di Netanyahu sarebbero “esplose” la scorsa primavera, perché il premier israeliano “gli aveva mentito regolarmente“. Netanyahu gli avrebbe anche detto che “avrebbe ucciso fino all’ultimo membro di Hamas“, ma Biden avrebbe risposto che era impossibile, minacciando sia privatamente sia pubblicamente di trattenere le spedizioni di armi offensive Usa.



LE MACCHINE PER I TEST COVID MANDATI A PUTIN

Woodward nel libro racconta anche che Donald Trump, durante l’epidemia Covid, avrebbe inviato segretamente a Vladimir Putin alcune macchine per il test Abbott Point of Care Covid per uso personale. Il presidente della Russia avrebbe chiesto all’omologo americano di non parlarne mai con nessun altro della questione: “Non voglio che tu lo dica a nessuno perché la gente si arrabbierebbe con te, non con me. A loro non importa nulla di me“. Si parla anche di sette presunte telefonate tra i due, circostanza anche questa smentita, infatti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, l’ha definita falsa.

“PUTIN PRONTO A USARE ARMI NUCLEARI”

Inoltre, nell’ottobre 2021 gli Stati Uniti sapevano che c’era un piano di invasione dell’Ucraina con 175mila soldati. “Un sorprendente colpo di intelligence da parte dei gioielli della corona dell’intelligence statunitense, compresa una fonte umana all’interno del Cremlino“, scrive il giornalista, rivelando anche che nel settembre 2022 le agenzie di intelligence confidarono che Putin stava considerando l’uso di armi nucleari tattiche: la possibilità che Putin usasse un’arma nucleare se le truppe russe fossero state accerchiate da quelle ucraine era balzata dal 5% al 50%.

La Casa Bianca, dunque, era consapevole della minaccia nucleare. “Non abbiamo affrontato la prospettiva dell’Armageddon dai tempi di Kennedy e della crisi dei missili di Cuba“, avrebbe detto Biden nell’ottobre 2022 durante una raccolta fondi privata a casa del figlio del titano dei media Rupert Murdoch. Putinnon scherza quando parla del potenziale uso di armi tattiche e nucleari o di armi biologiche o chimiche“, aggiunse il presidente Usa.

L’ASSIST DELLA CINA E LE CRITICHE A OBAMA

Ci sarebbero stati colloqui sul tema tra i ministri della Difesa americani e russi: Lloyd Austin avrebbe detto a Sergei Shoigu che se la Russia avesse usato un’arma nucleare, gli americani avrebbero rimesso in discussione tutte le limitazioni sull’Ucraina. Ma c’è un altro retroscena: Biden avrebbe chiesto l’intercessione della Cina contro l’uso di armi nucleari, infatti le parole di Xi Jinping e il mancato crollo delle truppe russe, secondo Woodward, sono stati sufficienti a ridimensionare la minaccia di un attacco nucleare.

Il libro affronta dettagliatamente anche le critiche di Biden alla fine dell’anno scorso riguardo la gestione di Barack Obama della precedente invasione dell’Ucraina da parte di Putin, quando la Russia conquistò la Crimea e una parte del Donbass e l’attuale presidente Usa era vicepresidente. “Barack non ha mai preso sul serio Putin. Non avrebbero mai dovuto lasciare che Putin entrasse lì“, avrebbe detto Biden a un amico.