Putin: “In Ucraina abbiamo evitato la guerra di sterminio dell’Occidente”

Vladimir Putin, presidente della Russia, è intervenuto oggi in video conferenza nel vertice dei Brics che si sta tenendo in Sudafrica, al quale non ha potuto presenziare fisicamente a causa del mandato d’arresto emesso dalla Corte penale internazionale nei suoi confronti. Poco prima di lanciarsi nei suoi discorsi economici sulla potenza dei Brics rispetto al G7, il leader russo ha parlato anche brevemente della guerra in Ucraina.



Putin ha, innanzitutto, sottolineato che il suo scopo in Ucraina era “fermare la guerra di sterminio intrapresa dall’Occidente“, sostenendo anche “la gente che sta combattendo per la sua cultura, le sue tradizioni, la sua lingua e il suo futuro”, riferendosi alla popolazione del Donbass. Nel suo intervento lo zar ha anche sottolineato che sia la Russia, che i partner dei Brics (ovvero Brasile, India, Cina e Sudafrica) sono disposti a tacere davanti all’egemonia e alla “politiche neocolonialiste“. In chiusura, poi, Putin ci ha tenuto anche a ringraziare i “colleghi del Brics che partecipano attivamente agli sforzi per mettere fine a questa situazione e per raggiungere una soluzione giusta con mezzi pacifici“.



Medvedev: “L’Ucraina verrà cancellata dalle cartine”

Particolarmente accese, insomma, le parole di Putin, che hanno fatto anche seguito alle dichiarazioni fatte alcuni giorni fa da Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Russia, in un’intervista rilasciata ad aif.ru e citata dall’agenzia Tass. Secondo lui, infatti, la guerra ha un solo esito che ritiene essere già noto a tutti, ovvero: “Kiev subirà una vergognosa sconfitta, proprio come gli aggressori georgiani”.

“Lo Stato ucraino”, ha continuato il predecessore di Putin, “che è stato creato artificialmente sulle rovine dell’Unione Sovietica, scomparirà probabilmente dalla mappa politica del mondo”. Secondo Medvedev, inoltre, la guerra in Ucraina è stata motivata dalla necessità di limitare le possibilità di una guerra di aggressione da parte dell’Occidente, che appoggia Kiev, contro Mosca. “I preparativi stavano gradualmente procedendo su tutti i binari possibili per un atto di aggressione su larga scala contro la Russia. Le cose stavano seguendo lo schema che era stato messo in atto” in Georgia e Ossezia del Sud, sottolineando ciò che Putin ha ripetuto ai Brics, ovvero che “solo con la forza si è evitato un esito fatale, perché i colloqui avevano perso ogni significato”.