Vladimir Putin minaccia di distruggere i suoi nemici, tra cui gli Stati Uniti, con le sue armi e Silvio Berlusconi, nel timore che il presidente della Russia usi l’atomica contro la Nato, si fa costruire un bunker ad Arcore. A svelare il retroscena è Libero, partendo dalle dichiarazioni di uno dei colonnelli di Putin, il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev. La Russia «possiede armi uniche avanzate in grado di distruggere qualsiasi nemico, inclusi gli Stati Uniti, qualora venisse minacciata la sua esistenza».
Oltre a ribadire che «di fatto i Paesi della Nato sono parte del conflitto» in Ucraina, ha dichiarato che l’obiettivo principale dell’Alleanza Atlantica è quello di «cercare di prolungare questo conflitto militare il più a lungo possibile, la sconfitta della Russia sul campo di battaglia e un’ulteriore divisione». Queste parole seguono l’annuncio di Putin sullo schieramento di armi nucleari tattiche in Bielorussia, come risposta all’invio di proiettili anticarro all’uranio britannici.
“BERLUSCONI SI PREPARA A INCIDENTE NUCLEARE”
Nel frattempo, Silvio Berlusconi comincerebbe a temere che la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina possa degenerare con l’uso delle bombe atomiche: «A Villa San Martino si respira aria di preoccupazione», scrive Libero. A svelare il retroscena però è La Stampa, secondo cui anche Marta Fascina starebbe prendendo molto sul serio le minacce russe, condividendo le preoccupazioni del compagno Silvio Berlusconi. Per questo starebbero cercando di trovare una casa con un rifugio antiatomico. Qualcosa sul mercato c’è, ma non è all’altezza degli standard del leader di Forza Italia. L’alternativa è costruire un bunker nella tenuta di Arcore, come stanno facendo i russi a Mosca. Ma Libero riferisce di voci secondo cui Berlusconi sarebbe già in possesso di un rifugio di questo tipo, ma in Sardegna, a Villa Certosa. Sarebbe, infatti, dotata di un bunker antiatomico sotterraneo, ma non sarebbe comunque agevole ripararsi dalle radiazioni. La coppia si starebbe occupando anche della lista delle persone da ospitare in caso di disastro nucleare. I familiari in primis. Tutti gli altri devono “meritarsi” il posto.