Andrea Margelletti, presidente del Centro studi internazionali ed esperto di geostrategia militare, ha ragionato sulla minaccia che Vladimir Putin, il presidente russo, esercita sull’Europa e, in generale, sull’Occidente. A questa, infatti, sarebbe legata la scelta degli USA di posizionare alcune loro bombe atomiche in una base militare del Regno Unito, pronte ad essere equipaggiate e sganciate in caso di escalation. “La fonte della minaccia”, secondo Margelletti, “è soprattutto Kaliningrad, l’enclave russa nel Baltico, dove si sono anche missili atomici balistici ed è legata alle mire espansionistiche di Putin e alla guerra in Ucraina. Ce n’è abbastanza”, sottolinea, “per ritrovarsi in pieno clima da guerra fredda“.



Margelletti: “USA consegnano le bombe in UK come deterrente per Putin”

Proprio la minaccia che Putin esercita nell’area Baltica, secondo Margelletti, è legata al “ritorno delle atomiche americane in Gran Bretagna”, una sorta di risposta necessaria “all’innalzamento della tensione e dei rischi di conflittualità nello scenario euromediterraneo” e che peraltro rappresenta “una scelta inevitabile”. Il trasferimento delle bombe, tuttavia, è da interpretare, secondo l’esperto, come “un accordo bilaterale tra Stati Uniti e Gran Bretagna, quindi non direttamente Nato“.



Precedentemente alla guerra iniziata da Putin in Ucraina, ricorda Margelletti, le bombe USA all’estero e, specialmente, nel Regno Unito erano state ritirate in virtù “del cambiamento di scenario internazionale” conseguente alla Guerra Fredda. Ora, invece, sembra evidente che “gli americano preferiscono tornare ad avere una capacità in più, e lo stesso gli inglesi”, unendosi all’arsenale che gli USA hanno già distribuito in altri punti strategici dell’Europa. Tra questi c’è anche l’Italia, con le basi di Ghedi e Aviano che ospitano alcune bombe americane, le quali, però, secondo Margelletti, non sarebbero tanto utili contro Putin, quanto su un eventuale “fronte centro-sud dell’Europa. Nel mediterraneo”, spiega, “ci sono i sommergibili russi con lanciamissili presumibilmente nucleari balistici, ma le atomiche, è ovvio, non verrebbero impiegate contro i sommergibili”.

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