Si è tenuta nella giornata di ieri la conferenza stampa di fine anno del presidente russo, Vladimir Putin, un lungo monologo, conclusosi poi con le domande dei giornalisti, in cui il numero uno della Federazione ha toccato vari argomenti, a cominciare dal caso Ucraina, nazione che lo stesso definisce “costantemente rinforzata con armi moderne e con lavaggi del cervello alla popolazione”. Nonostante migliaia di militari spediti lungo il confine, Mosca continua ad escludere un intervento di tipo militare “Non è la nostra opzione preferita, non lo vogliamo. Spero che lo sviluppo della situazione proceda lungo questo sentiero”, ma avvisando la Nato, l’Alleanza Atlantica: “Un ulteriore avanzamento verso est è inaccettabile” anche perché “sono stati gli Stati Uniti ad arrivare con i loro razzi a casa nostra, alle porte di casa nostra. E voi pretendete da me delle garanzie. Dovreste darcele voi delle garanzie. E subito”.



In ogni caso Putin si dice sereno, sottolineando che “in generale vediamo una reazione positiva” riferendosi a Washington, e sottolineando che gli Stati Uniti sono pronti ad intavolare un dialogo costruttivo. Il prossimo step, a riguardo, sarà il vis a vis che si terrà a Ginevra a gennaio fra Mosca, gli Usa e la Nato “Dobbiamo pensare a garantire le nostre prospettive di sicurezza non solo per oggi e la prossima settimana, ma per il prossimo futuro”.



PUTIN, IL DIALOGO CON L’UE TRAMITE L’ITALIA E LA CRISI ENERGETICA

Putin ha parlato anche dell’Italia in occasione della sua conferenza di fine anno, considerata dallo stesso una nazione chiave per mediare fra l’Ue e appunto la Russia. Con Mario Draghi “abbiamo parlato più volte al telefono” ha ammesso Putin. “Siamo in contatto in un’atmosfera cordiale e costruttiva, su una serie di questioni che riguardano l’Italia nel campo dello sviluppo dei nostri legami economici e certamente, in questo senso, mi riferisco a un livello e a un atteggiamento così benevolo nelle nostre relazioni”, aggiungendo che i buoni rapporti fra Mosca e Roma vanno “al di là del partito di governo” di Palazzo Chigi. Infine, sulla crisi energetica, Putin “discolpa” la sua Gazprom, spiegando come la multinazionale del gas stia “fornendo tutti i volumi richiesti dai contratti esistenti”.

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