Vladimir Putin: “Nazionalisti polacchi minacciano l’Ucraina”
Il presidente della Russia Valdimir Putin ha recentemente parlato degli sviluppi della così detta “operazione speciale” in Ucraina. In merito al territorio governato da Zelensky ed al centro di una contesa che dura dallo scorso febbraio, ha detto che dalla Polonia starebbe arrivando una nuova minaccia, ovvero degli “elementi nazionalisti” che starebbero puntando a conquistare la parte occidentale dell’Ucraina. Una minaccia che il leader del Cremlino non può accettare, promettendo di farsi da “garante dell’integrità dell’Ucraina“.
Una dichiarazione, quella del presidente Putin, che suona in una modo piuttosto particolare, soprattutto considerando che poco dopo ha detto anche che la possibilità che l’operazione speciale si trasformi in una guerra nucleare è “in aumento“. Ha ribadito ancora una volta che non è intenzionato ad usarla attivamente, circostanza di cui sostiene di non aver “mai parlato”, ma che potrebbe impiegare come “strumento di difesa” in caso di attacco. Ora, considerando che i nazionalisti polacchi sarebbe intenti ad attaccare l’occidente dell’Ucraina e che questo potrebbe essere visto come un attacco alla Russia, allora le conclusioni potrebbero rivelarsi piuttosto drammatiche.
Putin: “L’operazione speciale durerà a lungo”
Oltre alle dichiarazioni in merito alle minacce da parte dei nazionalisti polacchi all’Ucraina, Vladimir Putin nel suo intervento ha dato anche alcune previsioni sulla guerra che sta conducendo. Ha detto che sarà ancora “un processo lungo“, che tenderà a condurre con “mezzi pacifici”, che all’occorrenza diventeranno “tutti i messi che abbiamo a disposizione”, pur di riuscire a portarla a termine.
Il presidente russo Putin, inoltre, avrebbe escluso anche l’ipotesi di inviare nuovi combattenti russi in Ucraina. Ha detto che dei 300 mila russi mobilitati, attualmente in 150 mila sono già stati schierati, mentre 77 mila di questi sarebbero attivamente impiegati sul campo di battaglia. Non sono, infine, mancati anche i classici attacchi all’occidente, USA sopra a tutti gli altri. Ha detto che non è possibile che la Casa Bianca “non sia a conoscenza” dei bombardamenti ucraini nel Donbass, mentre in merito alla legge sulla spesa della Difesa degli USA, ha sostenuto che “ha un carattere estremamente ostile [che] ovviamente potrebbe avere conseguenze abbastanza serie e durature, come un’ulteriore destabilizzazione della situazione nel continente europeo“.