Jean Asselborn, ministro degli Esteri del Lussemburgo, ha parlato in una intervista a Welt di ciò che sta accadendo in Russia dopo il tentato golpe dei Wagner. “Non credo che Vladimir Putin rimarrà al potere per molto tempo. Spero che non sia così. La rivolta di due settimane fa ha dimostrato che la sua autorità si è spezzata. Il sistema ha sviluppato profonde crepe. Non è più onnipotente”, ha affermato.



È un mistero, tuttavia, cosa accadrebbe nel caso in cui il presidente dovesse lasciare la sua carica. “Non sembra che il popolo russo possa decidere democraticamente. A lungo termine, la Russia potrebbe diventare un paese incalcolabile”, ha sottolineato. Da questo dipende anche il futuro della guerra in Ucraina, che sta costando cara a Mosca. “Un conflitto congelato sarebbe uno scenario negativo, soprattutto se durasse anni. La comunità internazionale deve opporsi a questo, perché in tal caso non ci sarebbe sicurezza, né per il popolo ucraino né per gli investitori stranieri e per i paesi vicini”.



“Putin non è onnipotente”. Il parere del ministro lussemburghese Jean Asselborn

A proposito dell’Ucraina e della guerra voluta da Vladimir Putin, il ministro degli Esteri lussemburghese Jean Asselborn ha parlato della possibilità che il Paese entri nell’Unione europea e nella NATO. “Dovrebbe accadere il prima possibile. Ma ci sono delle nuove domande che l’Occidente deve porsi: può un paese coinvolto in un conflitto militare riuscire a fare le riforme necessarie per l’adesione? L’UE e la NATO non hanno una normativa ad hoc per questo. D’altra parte, l’Ucraina ha compiuto notevoli progressi nonostante la guerra, il popolo ha una forza enorme e ripone grandi speranze nell’UE e nella NATO”, ha affermato.



Non è dato sapere, dunque, cosa accadrà nei prossimi mesi. “Meglio non destreggiarsi con i dati. La cosa peggiore sarebbe dare speranza ai paesi disposti ad aderire nominando qualsiasi dato che poi alla fine non si avvera. Questo vale in particolare per l’Ucraina”, ha concluso.