Volodymyr Zelensky ha una data di scadenza: sarà supportato dagli Stati Uniti fino alla primavera del 2025, poi verrà sostituito e indicato come il capro espiatorio per l’andamento del conflitto in corso. A sostenerlo è Vladimir Putin, secondo cui l’Occidente «si sta preparando a scaricarlo, ritenendolo responsabile degli errori di calcolo» commessi, inoltre ha già «alcuni candidati» per sostituire il presidente dell’Ucraina. Il leader del Cremlino ne ha parlato durante un incontro con i responsabili delle agenzie di stampa internazionali, organizzato dalla TASS.



Parlando del possibile abbassamento dei limiti di età per la chiamata alle armi in Ucraina, Putin ha spiegato che si tratta di una questione non semplice, perché «la legge deve essere approvata e devono essere compiuti alcuni passi». Ma questo ragionamento lo porta a parlare del futuro di Zelensky, che ha detto del presidente della Russia è segnato: «Ora siamo nel giugno 2024 e per fare questo, secondo me, ci vorrà un anno, fino alla primavera, fino all’inizio del prossimo anno come minimo, lui sarà tollerato. Quando avrà finito, gli diranno: “Addio”».



ZELENSKY VERRÀ SCARICATO? LA PREVISIONE DI PUTIN

Ma Vladimir Putin si è anche soffermato sul mandato presidenziale di Volodymyr Zelensky, parlando di un tentativo di presa del potere: «C’è una legge che definisce lo status di legge marziale, dice che i suoi poteri sono trasferiti al Parlamento e che le elezioni presidenziali non si tengono finché è in vigore la legge marziale, ma non dice che i poteri presidenziali dovrebbero essere estesi. C’è anche l’articolo 109 del Codice penale ucraino, che dice che questo dovrebbe essere trattato come una presa di potere». Il presidente della Russia sembra aver colto il calo della popolarità di Zelensky, che sembra rapidamente svanire.



Un cambiamento inevitabile per Putin, in quanto i leader occidentali cercano di mitigare il proprio danno reputazionale addossando la colpa al presidente ucraino. Inoltre, ritiene che ci sia insoddisfazione per i costi significativi e la mancanza di vittorie decisive contro le forze russe. Dal punto di vista dell’Ucraina, tali affermazioni di Putin sono probabilmente viste come parte di un più ampio sforzo propagandistico per minare il morale degli ucraini e seminare discordia tra l’Ucraina e i suoi alleati. Ma i commenti di Putin servono anche a evidenziare l’incoerenza e l’opportunismo dell’Occidente negli affari internazionali.