Un calo di oro e petrolio che si protrae per buona parte della giornata, con un rimbalzo dai minimi per entrambi e una chiusura in positivo per il petrolio. E l’ipotesi – difficilmente smentibile – che a determinare l’andamento delle due commodities principali sia lo spessore dei rumors sull’intervento chirurgico cui dovrebbe sottoporsi Vladimir Putin. “È certamente possibile” dice al Sussidiario Stefano Piazza, analista, esperto di sicurezza e terrorismo. “Ma Patrushev potrebbe essere peggio di lui”.
I media parlano da tempo dello stato di salute del capo del Cremlino. Con il presidente americano Biden convinto sostenitore di un regime change a Mosca (“Putin non può restare al potere”, 26 marzo) il temporaneo passaggio di consegne al vertice della seconda potenza nucleare mondiale appare un momento delicatissimo e pieno di potenziali incognite.
“A rilanciare la notizia – spiega Piazza – è arrivato stavolta l’inglese The Sun, stando al quale Putin dovrebbe essere operato per un cancro addominale. Ma si è parlato anche di tumore alla tiroide e perfino di morbo di Parkinson. Finora sono sempre arrivate smentite e Putin non è mai stato operato. Stavolta, però, c’è una differenza”.
Quale?
L’ultima volta in cui ha parlato in pubblico, in parlamento, ma anche durante l’ultimo incontro con Sergej Shoigu (ministro della Difesa, ndr) Putin è apparso davvero molto sofferente. E una esperta profiler, Cristina Brasi, mi ha dato conferma che si tratta di vero dolore fisico.
Ad assumere temporaneamente il potere sarebbe il fedelissimo Nikolai Patrushev. Che cosa sappiamo?
Segretario generale del Cremlino, ex capo dell’Fsb, Patrushev è l’uomo che reclutò Putin nel Kgb. È un altro che tratta con la pistola sul tavolo. Condivide la visione del mondo propria di Putin, è diventato ricco grazie a lui e gli obbedisce. In sostanza, è come Putin. Non saremmo di fronte a un santo, questo dev’essere chiaro, ma a un ex capo dei servizi segreti russi.
Chiedetelo alle persone che hanno incontrato direttamente Putin, se sia malato davvero, ha detto Lavrov. Come vanno intese queste parole?
È una risposta strana: perché Lavrov non ha smentito? Adesso, salvo sorprese, dobbiamo attenderci che Putin sarà davvero operato.
Come avviene un simile passaggio di potere? Che incognite presenta?
Putin è l’esponente di punta di un ristrettissimo circolo di potere. Comanda solo lui, con al fianco pochissime persone fidate. Una di queste è Patrushev. Avranno probabilmente concordato e firmato l’iter con il quale Patrushev è nominato reggente per un certo numero di giorni. Proprio come quando Lyndon Johnson giurò sull’aereo, con la differenza che allora Kennedy non c’era più. Capisco la domanda: la leadership è al sicuro?
Cosa risponderebbe?
Andrebbe capito se di questo ipotetico accordo Putin-Patrushev sono a conoscenza anche gli altri esponenti dello stretto giro putiniano, compresi gli oligarchi, e se siano d’accordo. Non lo sappiamo.
Lei ha detto che Patrushev è come Putin. Che cosa intende?
Forse è anche peggio. Nel senso che Putin, essendo da anni sulla scena internazionale, ha adottato molte cautele che Patrushev potrebbe ritenere superflue. Per intenderci, è stato lui a persuadere Putin che l’Ucraina era da “denazificare”. Non facciamoci nessuna illusione.
Se non fosse Patrushev?
Chiunque altro andasse al posto di Putin di questo ristretto giro di potere, sarebbe scelto da lui.
Dunque non ci sono i presupposti per ipotizzare un possibile cambio al vertice.
Assolutamente no. Questo non significa che l’ipotesi non possa rimanere aperta, soprattutto se l’assenza di Putin dovesse durare un periodo di tempo più lungo di quanto previsto. Ma ripeto: il successore di Putin non sarebbe in ogni caso l’uomo pronto a fare della Russia il Paese che noi vorremmo.
C’è una relazione tra il possibile intervento di Putin e l’andamento dei mercati di oggi (ieri, ndr)?
Non sono un esperto di mercati, ma è certamente possibile.
Vorrebbe dire: meglio Putin di un’incognita che non può essere ponderata.
Se il prescelto è Patrushev, come ho detto, non si tratta dell’uomo sul cavallo bianco. Ma stiamo attenti, perché in questa guerra il vero e il falso si mescolano di continuo. Serve prudenza.
(Federico Ferraù)
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