Vladimir Putin torna a scagliarsi contro Kiev e contro l’Occidente. Il presidente russo ha puntato il dito contro l’Ucraina per un presunto piano diabolico per eliminare il giornalista Vladimir Solovyev e altri volti televisivi russi. L’omicidio del 58enne, molto vicino al leader del Cremlino e tra i volti più noti del piccolo schermo, sarebbe stato sventato ma non solo: “Sono stati arrestati alcuni neonazisti accusati di aver preparato il piano”.



Come confermato dalla Tass, l’attentato sarebbe stato ordinato dal Servizio di sicurezza ucraino. “Hanno confessato la preparazione dell’omicidio di Solovyev, dopo il quale avrebbero pianificato di nascondersi all’estero”, riporta ancora l’agenzia. Nel corso delle indagini, le autorità russe avrebbero recuperato diverse armi, tra cui sei pistole, un fucile e una granata RGD-5.



PUTIN METTE NEL MIRINO L’OCCIDENTE

Nelle scorse ore Vladimir Putin è tornato a puntare il dito contro l’Occidente, in particolare contro Usa e Cia. Il leader del Cremlino ha accusato l’asse di voler “distruggere la Russia dall’interno”. Secondo il presidente russo, i “nemici sono passati alla fase del terrore”, citando nuovamente gli attentati mirati contro giornalisti e volti televisivi. E qui ecco il riferimento all’agenzia americana: “Noi conosciamo nome per nome gli agenti occidentali che lavorano con gli organi di sicurezza ucraini. E sappiamo che dietro tutto questo c’è la Cia”. Quest’ultima, inoltre, avrebbe interpretato un ruolo da protagonista nel tentato omicidio di Solovyev: “Probabilmente erano stati istruiti da chi è pagato per organizzare azioni del genere. Eccolo, l’atteggiamento dell’Occidente verso i diritti dei giornalisti, verso la diffusione dell’informazione, verso i diritti umani nel loro complesso”. Vladimir Putin ha citato nel corso del suo intervento diversi fatti di “grossolana violazione del diritto internazionale” da parte delle formazioni “neonaziste” ucraine ma anche da parte dei mercenari stranieri. Kiev è accusata di sfruttare media e social network stranieri per veicolare la narrazione, ma il presidente russo ha annunciato indagini minuziose sulle “plateali provocazioni”.

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