Putin torna a parlare di Prigozhin a Valdai, nel forum che rappresenta un appuntamento cruciale all’interno dall’agenda annuale del presidente, che sceglie con cura i messaggi da inviare per catalizzare l’attenzione mediatica. Il leader del Cremlino sa bene dove parlare per riuscire a far circolare le proprie dichiarazioni e in questo caso, come spesso accade, è riuscito nel suo intento comunicativo. Secondo lo “Zar”, l’aereo su cui viaggiava Prigozhin non sarebbe stato abbattuto. Secondo lui ci sarebbero state esplosioni a bordo. “Nei corpi dei morti nel disastro aereo sono stati trovati frammenti di granate a mano”, ha spiegato dal palco.
Per Putin, dunque, non ci sarebbero stati fattori esterni come causa del disastro aereo. Secondo molti analisti, sarebbe stato l’uso della contraerea delle forze russe, su ordine dello stesso capo del Cremlino o dei vertici del ministero della Difesa, ad abbattere l’aereo dell’ex leader della Wagner. Un’ipotesi che invece ora lo “Zar” smentisce, parlando appunto di esplosioni a bordo. Parole che gli esperti prendono con le pinze: non vi è infatti alcuna prova che quanto detto da Putin corrisponda alla realtà. “Non ci sono stati fattori esterni, questo è un fatto già confermato, risultato delle analisi condotte dal Comitato investigativo della Russia” ha proseguito il presidente russo.
Putin e il tradimento di Prigozhin
Secondo quanto ricostruito da Putin a Valdai, sarebbe stato un attentato avvenuto a bordo del mezzo ad uccidere Prigozhin. Non sono state avanzate però accuse o ipotesi in tal senso, dunque al momento le parole del capo del Cremlino restano sospese nel nulla. Dopo la tentata marcia sulla capitale del 24 giugno scorso, l’ex Wagner veniva visto dal governo come uno dei principali traditori: dopo la sua morte, avvenuta il 23 di agosto, Putin ha parlato poche volte di lui, esprimendo commiato e poco altro. È tornato però a parlarne nell’annuale forum Valdai per prendere una posizione netta.
Secondo Putin, infatti, l’aereo precipitato non è stato abbattuto e ha escluso la presenza di possibili fattori esterni alla base della tragedia, che sarebbe frutto solamente di esplosioni interne. Lo schianto dell’aereo di Prigozhin è avvenuto esattamente due mesi dopo la tentata marcia della Wagner a Mosca. La compagnia militare, un tempo sotto il controllo del Cremlino e suo braccio destro in Africa, il 24 giugno ha tentato di prendere potere con la marcia arrestata solo a pochi passi da Mosca. Putin, dopo il mancato golpe, ha parlato di tradimento. Due mesi dopo, l’aereo su cui il leader era è precipitato nella regione di Tver. Il numero uno della Wagner stava tornando da una trasferta in Africa.