Putin è pronto a trattare, ma solo se l’Ucraina accetta le perdite territoriali

Vladimir Putin, il presidente della Russia, potrebbe essere pronto a trattare con l’Ucraina per concludere la guerra, secondo un recente rapporto stilato dall’intelligence dell’Estonia e citato dal quotidiano tedesco Die Welt. Nel rapporto, oltre alla presunta strategia che il Cremlino intende adottare per porre fine al conflitto che è giunto sulla soglia del terzo anno di combattimenti, si riportano anche diversi dettagli sull’effettivo avanzamento dei fronti militari e sulla potenza dei due eserciti.



Rimanendo sull’idea che Putin sia pronto a trattare, gli 007 dell’Estonia si dicono certi che non intende porre fine militarmente al conflitto con l’Ucraina. Il negoziato potrebbe ugualmente propendere verso un congelamento del conflitto (più auspicato dal presidente russo) o ad un cessate il fuoco permanente, ma ha come punto fondamentale per il Cremlino che “l’Ucraina sia disposta a porre fine ai combattimenti e ad accettare le perdite territoriali“. Altri punti fondamentali per Putin perché sia disposto a trattare con l’Ucraina è che questa non entri nella Nato e accetti di non possedere armamenti. Per il presidente russo, sottolineano gli 007 dell’Estonia, “un conflitto congelato è solo una soluzione provvisoria che deve servire all’obiettivo di ottenere il controllo politico sull’Ucraina“.



007 Estonia: “Kiev ha quasi finito le munizioni”

Oltre alla supposizione che Putin sia pronto a trattare, gli 007 dell’Estonia nel loro rapporto hanno anche evidenziato che “le forze armate russe hanno a disposizione tre o quattro volte più munizioni al giorno rispetto all’Ucraina“. Questa è la ragione per cui riescono continuamente a sfondare le linee ucraine e si stima che nel 2023 la Russia abbia prodotto circa 3 o 4 milioni di munizioni, con ulteriori 4,5 milioni previsti per il 2024. Il divario tra le munizioni di Putin e quelle di Zelensky “è probabile che si allarghi ulteriormente” secondo gli 007 dell’Estonia, che puntano i riflettori anche sul costo umano del conflitto. La Russia, evidenziano, dispone di circa 450mila militari, e a fronte dei circa 350mila persi negli ultimi anni, è riuscita ad arruolarne circa 300mila di nuovi, mentre Kiev fatica a trovare nuovi soldati per la sua causa.

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