Residenza temporanea in Russia, l’apertura di Putin agli stranieri
Secondo quanto riportato dal portale Readovka News, il presidente russo Putin avrebbe firmato nelle ultime ore un decreto volto a facilitare l’ingresso in Russia ai cittadini stranieri che aderiscono pienamente ai “valori tradizionali” promossi da Mosca. In questo contesto è previsto che il ministero degli Esteri di Mosca stilerà una lista di paesi che, secondo la Russia, sono in opposizione all’ideologia morale e spirituale del paese e che promuovono ideologie neoliberali considerate potenzialmente pericolose.
Dalla nota diffusa dall’agenzia di stampa russa, Tass, si apprende che gli stranieri potranno ottenere la residenza temporanea in Russia con più facilità evitando alcuni dei consueti requisiti, come la dimostrazione della conoscenza della lingua e della storia russa. Con questa iniziativa, Putin apre la porta a cittadini stranieri, con l’obiettivo di rafforzare i principi tradizionali russi in netto contrasto con quelli occidentali.
Vladimir Putin, la “black list” e quella contrapposizione sempre più marcata nei confronti dell’occidente
Non è la prima che Vladimir Putin si si erge a difensore di determinati “valori e principi tradizionali”, ponendosi in contrasto con l’inclusività promossa dall’Occidente. Solo pochi mesi fa, Putin ha inserito nella sua lista nera il “movimento Lgbt”, designandolo come organizzazione estremista e terroristica. Quando Putin difende i valori tradizionali, lo fa in aperta opposizione a quei movimenti che considera decadenti e pericolosi. In questo contesto, la Russia ha irrigidito negli ultimi anni le sanzioni contro le espressioni legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere.
Tra gli altri movimenti poco graditi dal Cremlino, ci sarebbe anche la fondazione della celebre star di Hoolywood, George Clooney, perché screditerebbe il Paese. Come riporta Adnkronos, per le autorità russe la Clooney Foundation forJustice sarebbe da considerare “terroristica” in quanto diffonderebbe informazioni negative sul paese guidato da Putin. La fondazione dell’attore, creata allo scopo di salvaguardare e proteggere le vittime di atrocità, è presente in decine di paesi in tutto il mondo e così, ora, è anche nella lista nera della Russia.