Vladimir Putin ha partecipato quest’oggi, martedì 17 maggio, ad una riunione con i responsabili del settore energetico ed ha sottolineato come le sanzioni imposte alla Russia avranno effetti controproducenti sul futuro dell’Europa. “Nel lungo termine ne subirà le conseguenze, si sta creando un danno all’economia europea. La Ue mette sanzioni sotto pressione Usa e danneggia la sua economia”, queste sarebbero state le parole del presidente russo secondo quanto riportato da Affari italiani.
In caso di un embargo al petrolio russo, ha avvertito, “l’Europa sarà la regione con il più alto costo dei prezzi dell’energia”. Una vera e propria minaccia da parte della Russia, dunque, che però rischia di avere conseguenze concrete. I costi nel settore d’altronde sono già in aumento dall’inizio della guerra in Ucraina. Non sembrano, però, esserci dei margini per tornare indietro. È quello che il numero uno russo ha definito un “suicidio energetico” dell’Occidente.
Putin: “Sanzioni decise da pressioni Usa”. Le conseguenze concrete per l’Europa
Vladimir Putin, nel corso dell’incontro con i rappresentanti dell’industria petrolifera, ha parlato anche degli effetti concreti che le sanzioni imposte alla Russia nel settore dell’energia avranno sull’Europa stessa che le ha decide insieme agli Stati Uniti.
“Tutto questo porta all’inflazione e i diretti interessati, invece di ammettere la loro errori, cercano i colpevoli dalla parte russa. I colleghi europei hanno già adottato sanzioni o annunciato che vogliono rinunciare al petrolio russo. Il risultato è che i prezzi sui mercati stanno aumentando notevolmente, con i piu’ alti costi energetici al mondo. La situazione non cambierà e anzi, secondo gli analisti, potrebbe aver un impatto senza ritorno sulla concorrenzialità dell’industria europea”, ha annunciato il presidente russo come riportato da Affari italiani. Da qui l’accusa diretta a Joe Biden: “Il tutto sta accadendo per ragioni assolutamente politiche, a causa delle proprie ambizioni e sotto la pressione del signore americano”.