E se l’uomo che compare pubblicamente e in tv non fosse proprio Vladimir Putin ma un suo sosia? Le teorie del complotto non risparmiano neppure la guerra tra Russia e Ucraina. La cosiddetta ipotesi di “sostituzione” non è nuova. Stavolta a rilanciarla è il quotidiano Il Tempo, che ha rilanciato una sorta di testimonianza di un anonimo vecchio membro del Partito Comunista Italiano. «Ma siamo sicuri che quello che vediamo ora, seduto al lunghissimo tavolone del Cremlino, sia proprio Putin?», si sarebbe chiesto tale ex comunista durante una cena.



La teoria è legata anche al fatto che ora il presidente della Russia «sembra molto diverso dall’uomo visto da vicino anni fa». Peraltro, ha fatto riferimento ad altri sosia. «Ne ha sempre avuti parecchi a disposizione, utilizzati anche in cerimonie ufficiali». Quindi, si chiede: «Non è che uno di questi si è sostituito al vero Putin, che magari nel frattempo è scomparso oppure è ricoverato in una clinica?».



NEL 2015 IN UK “PUTIN UCCISO E SOSTITUITO”

In effetti, negli ultimi cinque-dieci anni ne sono stati intravisti diversi di sosia di Vladimir Putin, o anche solo ipotizzati. Gli esempi non mancano. Nel 2015 ne parlarono alcuni tabloid inglesi, citati dal Fatto Quotidiano: «Putin è stato ucciso nel 2014 grazie a un complotto tra Cia e MI6 e al posto suo avrebbero inserito un sosia». A proposito delle prove, i tabloid sostenevano che lo si poteva constatare dal neo sullo zigomo passato da destra a sinistra, dal divorzio dalla moglie e dal fatto che all’improvviso non sapesse più parlare molto bene il tedesco, come emerso da un incontro avvenuto in Germania proprio nel 2015. Cinque anni dopo, quindi nell’estate del 2020, sulla vicenda è intervenuto proprio Vladimir Putin. Ne parlò all’agenzia Tass, gettando acqua sul fuoco dei rumors e svelando un retroscena: «Sì, ho rifiutato di avere un sosia. É stato durante gli anni più duri della lotta al terrorismo». Una sorta di ammissione al fatto di averne avuti in precedenza.

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