Il presidente russo Vladimir Putin ha rilasciato, poco prima delle ormai imminenti elezioni che si terranno in Russia tra il 15 e il 17 marzo, una lunga intervista all’agenzia Ria Novosti, oltre che alla tv nazionale Rossiya-1, nel corso della quale, oltre a temi di politica interna russa, ha parlato anche delle sfide globali. La guerra in Ucraina, infatti, ha ormai superato il terzo anno di combattimenti, con una situazione che sembra essere di stallo, mentre il leader russo gode di sempre meno fama in tutto il mondo.



E proprio partendo dall’Ucraina, Putin ci tiene a dirsi “pronto per i negoziati“, ma solo a patto che si parta “dulla base delle realtà che si sono sviluppare, come si dice in questi caso, sul terreno, e non su desideri derivanti dall’uso di psicofarmaci“. Similmente, i negoziati non dovrebbero essere “una pausa per il riarmo di Kiev, ma una conversazione seria con garanzie di sicurezza per Mosca”. Similmente, commentando la presenza di truppe Nato in Ucraina, Vladimir Putin ci ha tenuto a precisare che “non cambieranno la situazione sul campo di battaglia, come non la cambiano le forniture di armi”. Differentemente, però, ha precisato che a fronte di uno schieramento di truppe USA, “siamo pronti a reagire. Per noi è questione di vita o di morte”.



Vladimir Putin: “Siamo pronti a usare l’atomica, ma per ora non serve”

Sempre rimanendo nel tema della possibile minaccia USA alla Russia, Putin si è detto anche pronto “da un punto di vista tecnico-militare a usare armi nucleari“, precisando tuttavia che avverrà solo nel caso in cui “la nostra sovranità sarà minacciata”. D’altronde secondo il presidente russo “le armi esistono per essere usate. Noi abbiamo i nostri principi, che dicono che siamo pronti a usare le armi se si tratta dell’esistenza dello Stato russo, della nostra sovranità e della nostra indipendenza. La nostra strategia prevede tutto, non l’abbiamo cambiata”. Sempre riguardo alle armi nucleari, inoltre, Putin ha precisato che in Ucraina “non vedo necessità di ricorrere ad armi di distruzione di massa. Questa opzione non rientra nei nostri piani [e] non c’è mai stata questa necessità“.



Il presidente russo, poi, ha parlato anche della Nato e, soprattutto, dell’adesione all’Alleanza da parte di Finlandia e Svezia. “Un passo”, ha detto nella sua intervista, “assolutamente privo di ogni significato dal punto di vista della tutela dei loro interessi nazionali”. Infatti, l’unica differenza è che “non avevamo truppe al confine finlandese, ora ci saranno. Non c’era sistemi di distruzione, ora ci saranno”. Infine, Putin ha dedicato un paio di parole anche alla sfida tra Trump e Biden, ribadendo che “non interferiamo in alcun modo nelle elezioni americane” e che “lavoreremo con qualsiasi leader di cui gode la fiducia del popolo americano”.