Edward Luttwak, politologo, è intervenuto in collegamento audiovisivo da Napoli nel corso della puntata di “Porta a Porta” andata in onda nella serata di giovedì 28 aprile 2022. Nel suo dialogo a distanza con Bruno Vespa, Luttwak ha evidenziato che ‘indebolire Putin’ è “una frase molto vaga. Oltre centomila russi stanno avanzando con molti veicoli blindati in un fronte largo, spingendo senza sosta. Gli ucraini, dal canto loro, resistono, ma sono numericamente inferiori. Le armi arrivano finalmente, seppur con grande ritardo. I carrarmati arrivano, ma se i vari Paesi Europei non mandano volontari, gente militarmente addestrata, allora non c’è possibilità”.



Insomma, a giudizio di Luttwak il confronto armato tra Russia e Ucraina è impari sulla carta, poiché vi è uno squilibrio numerico innegabile e che non può che far pendere l’ago della bilancia dalla parte dei militari di Vladimir Putin: “Stasera (la serata di ieri, ndr) in Ucraina un esercito russo sta avanzando. È più grande di quello ucraino, che si sta ritirando. Se questa avanzata russa non si può fermare, non ci sarà nessun negoziato, perché la Russia vincerà. Vincerà con l’avanzata dei blindati e Putin non avrà bisogno di negoziati”.



EDWARD LUTTWAK: “PER FERMARE I RUSSI SERVE PERSONALE ADDESTRATO, LE TRUPPE DI PUTIN STANNO GUADAGNANDO METRI”

Nel prosieguo di “Porta a Porta”, Edward Luttwak ha reiterato il suo concetto legato alla necessità di introdurre uomini sul campo di battaglia tra le fila dell’esercito ucraino, in modo da poter erigere un muro abbastanza solido da poter resistere all’offensiva dell’armata sovietica.

Come ha spiegato nel suo discorso, “per fermare i soldati russi serve personale addestrato e l’Europa occidentale è piena di gente adatta a questa finalità. Gli ucraini, nonostante ricevano le armi, sono troppo pochi da un punto di vista numerico. Sono 100mila in prima linea e questa differenza è molto importante. I russi guadagnano metri… Alcuni volontari, tra cui 1.500 combattenti dalla Finlandia, sono arrivati e, se arrivano, gli ucraini possono reggere”.