Il tenente colonnello Alexander Vindman, sul quotidiano “Corriere della Sera”, ha analizzato la situazione connessa alla guerra in Ucraina e a Vladimir Putin, asserendo che “le prossime 4 settimane saranno critiche: se Putin si assicura l’Est e Mariupol, la guerra non finirà lì, continuerà a spingere verso Ovest. L’unico modo in cui può finire è se la Russia viene sconfitta sistematicamente, battaglia dopo battaglia, impedendo loro di continuare grosse operazioni di combattimento. A quel punto può diventare un conflitto congelato o più ridotto, anziché questa guerra ampia e catastrofica. Finora Stati Uniti e Nato sono stati ai margini, gli ucraini decisivi. Il problema è che anche loro hanno subito perdite”.



I politici sulle due sponde dell’Atlantico, ha asserito il tenente Vindman, credono che il rischio sia uno scontro diretto nel breve periodo con la Russia, ma il vero rischio è “quello di una lunga guerra, una catastrofe umana, il possibile uso di armi chimiche, provocazioni nucleari… Nella storia del XX secolo sono le lunghe guerre che alla fine coinvolgono l’America e più ampie parti dell’Europa”.



TENENTE VINDMAN: “VLADIMIR PUTIN PUÒ RESISTERE ANNI”

Sempre sul “CorSera”, Vindman ha detto: “I russi hanno subìto perdite enormi, ma in caso di successi possono attingere a enormi quantità di equipaggiamenti militari e mobilitare la popolazione. Potrebbe continuare per anni. Se invece continuano a subire perdite, non penso possano sostenere questo livello di combattimenti per più di 6 mesi”.

In buona sostanza, si può affermare che i consiglieri di Biden abbiano sbagliato? “Sì. Non è il presidente Joe Biden, sono i vertici del Consiglio di sicurezza nazionale, le stesse persone che hanno gestito male l’Afghanistan. Anche alla Casa Bianca ci sono persone che accetterebbero che Mosca prenda zone più ampie nel Sud-Est dell’Ucraina e indebolirebbero Kiev fino al punto di spingerla a negoziare. Il presidente è avanti rispetto al suo staff: loro hanno sbagliato in passato a far marcia indietro come avesse fatto una gaffe. Biden riconosce che con Putin non può più essere business as usual”.