Vladimir Putin starebbe valutando seriamente di usare la bomba atomica sull’Ucraina. L’allarme è già scattato all’interno dei servizi segreti occidentali, anche perché è su questo che ruota il viaggio di Medvedev in Cina, secondo quanto riportato da Italia Oggi. Anche tramite apparati molto sofisticati di intelligenza artificiale, gli 007 occidentali stanno studiando le possibili mosse del Cremlino. In caso di mancato successo dei nuovi attacchi militari della Russia previsti in primavera, potrebbe crescere il rischio dell’uso di bombe nucleari tattiche a bassa intensità in Ucraina.
Per i servizi segreti occidentali, la Russia starebbe anche pensando alla zona dove far esplodere la bomba atomica. L’idea è di lanciarla lontano dal confine russo e dal Donbass, visto che ci sono soldati russi. Dunque, l’ipotesi è Kiev. Ma c’è uno scoglio da superare: la Cina. Il presidente cinese Xi Jinping non si è sbilanciato ufficialmente, ma comunque è assolutamente contrario all’uso dell’atomica, perché consapevole dei rischi per il mondo.
“REGIME UCRAINA DEVE CESSARE DI ESISTERE”
Questo il motivo per il quale il presidente russo Vladimir Putin ha inviato nei giorni scorsi il suo braccio destro Medvedev: l’obiettivo, secondo Italia Oggi, è ammorbidire la posizione della Cina. Non a caso l’ex premier russo è stato nominato vice nella Commissione militare-industriale. Quindi, Medvedev potrò tenere riunioni per conto di Putin, creare consigli e gruppi di lavoro per esaminare questioni di sua competenza e preparare proposte risolutive. Incarico che si va ad aggiungere alla vicepresidenza del Consiglio di sicurezza della Federazione russa. Medvedev, di fatto, è il numero due di un organo che organizza e coordina le attività degli organismi esecutivi federali nell’attuare della politica statale sulle questioni militare-industriali. Lo stesso Medvedev ha lanciato diverse minacce nelle quali ha citato le bombe atomiche. Ad esempio, a Natale ha dichiarato: «Faremo del nostro meglio per raggiungere l’obiettivo dell’operazione militare speciale, in modo che il regime disgustoso dei nazionalisti di Kiev cessi di esistere».