Edward Luttwak, noto politologo, è intervenuto sulle colonne del quotidiano “La Verità” in edicola oggi, mercoledì 20 aprile 2022. A proposito del conflitto in Ucraina, l’esperto ha chiarito che “l’intelligence tedesca ha sbagliato tutto. Prevedeva che Kiev sarebbe caduta in 24 ore. Io invece dicevo già da una settimana prima dell’invasione che Putin stava schierando troppe poche truppe per vincere la guerra in Ucraina. Putin è sensibile all’opinione dei tedeschi. Vedendoli rinunciatari è mancata la deterrenza e ha invaso. Tutto quanto dimostrabile anche se ci fosse un processo in tribunale”.
Dopo l’affondamento dell’incrociatore Moskva, per la Russia gli obiettivi sono diversi. Infatti, “due regioni importanti come Donetsk e Lugansk sono russe e Putin vuole che siano riconosciute tali. Ci sarà un’escalation. Giustamente per difendere Odessa gli ucraini avevano dispiegato gli efficaci missili Neptune. Con un ordine ben
preciso: ‘Se vedete sui radar obiettivi russi lanciate i missili’. In realtà, invece, la minaccia dello sbarco russo si stava sgonfiando. È così che si scivola in una guerra nucleare. Adesso la priorità è smetterla”.
LUTTWAK: “GUERRA IN UCRAINA? SOLUZIONE È REFERENDUM”
I passaggi enumerati su “La Verità” da Luttwak per giungere alla fine della guerra sono in totale quattro: “Punto 1, smetterla di insultare il presidente eletto della Federazione Russa. Punto 2, dichiararsi disponibili a trattare. Punto 3, Kiev ha un ruolo importante ma non può controllare questi negoziati. Punto 4, Russia e Ucraina sono già d’accordo sulla cosa più importante: Mosca non ha obiezioni se l’Ucraina entra nell’Ue. E l’Ucraina ha già accettato che non entrerà nella Nato”.
Rimangono Donetsk e Lugansk: “L’Ucraina che sta vincendo sul piano bellico non può accettare di cederle – ha detto Luttwak –. Putin, che non sta vincendo, non può esigerle. Il compromesso è un plebiscito nelle due regioni. Si certificano gli elettori. Si permette ai profughi di rientrare. La soluzione è il referendum. Accettando questo principio ci sarà un immediato cessate il fuoco”. Certo, però, affinché questo accada Washington deve convincersi della bontà di questo piano: “Il mio consiglio è smettere di insultare Putin, iniziare a parlarci e, siccome la questione Nato-Ue è già stata risolta, iniziamo a parlare del plebiscito per consentire l’uscita delle due repubbliche”.