COME È ANDATO L’INCONTRO FRA PUTIN E XI JINPING: “VALUTIAMO PIANO DI PACE CINA”
Quattro ore e mezza di faccia a faccia dopo la prima informale “chiacchierata” in favore di telecamera: si è chiusa la prima giornata di vertice a Mosca tra il Presidente della Cina Xi Jinping e l’omologo russo Vladimir Putin. Un incontro con gli occhi puntati della comunità internazionale per capire se effettivamente Pechino avrà la forza di ottenere quella tregua definitiva alla perdurante guerra in Ucraina: a vedere però dalle prime reazioni dalla Casa Bianca, lo stop al confitto sembra essere ancora piuttosto lontano. Ma andiamo in ordine e partiamo dal confronto serrato tra Putin e il suo «caro vecchio amico» Xi, come definito nell’intervista della vigilia.
«Come sai, noi siamo sempre pronti a negoziati», ha spiegato il leader del Cremlino davanti all’alleato strategico cinese, «Discuteremo di tutte queste questioni, compresi i vostri suggerimenti». Tradotto dal “diplomatichese”, la Russia si appresta a valutare positivamente il piano di pace presentato dalla Cina prima del vertice Putin-Xi. Secondo Mosca quel piano per far terminare la guerra in Ucraina è già stato “familiarizzato” dalla Russia e promette di arrivare alla discussione effettiva nel giro di poche settimane. Stando a quanto riportano le agenzie di stampa cinesi e russe, Putin e Xi hanno discusso «della cooperazione bilaterale, della situazione in Ucraina e del piano proposto da Pechino per risolvere la crisi». Nel confronto visibile davanti alle telecamere, Putin ha elogiato il ruolo della Cina nell’asset mondiale: «negli ultimi anni, la Cina ha compiuto un colossale balzo in avanti e in tutto il mondo questo suscita interesse e purtroppo provoca anche invidia». Da par suo, Xi Jinping ha spiegato davanti all’omologo russo «Caro presidente Putin, mio caro amico. Sono molto lieto di compiere, su tuo invito, un’altra visita di Stato in Russia, soprattutto subito dopo la mia rielezione a Presidente della Repubblica popolare cinese. E ho scelto la Russia come primo Paese da visitare. […] Entrambi i nostri Paesi stanno compiendo grandi sforzi per lo sviluppo e la prosperità. Ci siamo posti il compito di realizzare la modernizzazione secondo il modello cinese. Anche la Russia ha obiettivi ambiziosi».
USA ACCUSA CINA-RUSSIA: “MONDO NON SI FIDI. UCRAINA NON ACCETTI IL CESSATE IL FUOCO”
«L’Ucraina sta seguendo da vicino la visita del Presidente cinese in Russia. Ci aspettiamo che Pechino usi la sua influenza su Mosca per farle porre fine alla guerra aggressiva contro l’Ucraina»: lo ha detto stamane il portavoce del ministero degli esteri ucraino, Oleg Nikolenko, rispondendo a tono alle parole del portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, «Gli Usa impediscono anche una diminuzione delle ostilità in Ucraina. Il Dipartimento di Stato e il Consiglio per la sicurezza nazionale parlano apertamente e ufficialmente di questo». Ma è il commento ufficiale arrivato dalla Casa Bianca dopo l’incontro tra Putin e Xi Jinping a respingere il potenziale ottimismo su una tregua non più così distante: «Un appello per un cessate il fuoco in questo momento in Ucraina non farebbe che ratificare l’occupazione della Russia e darebbe a Putin più tempo per equipaggiarsi, prepararsi e ricominciare le operazioni in un momento e in un luogo a sua scelta».
Lo ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby, spiegando che oltre a Zelensky anche il Presidente Biden guarda con grande attenzione la visita di due giorni di Xi Jinping a Mosca. Gli Stati Uniti, ha poi aggiunto, «respingerebbero qualsiasi appello a un cessate il fuoco che possa scaturire dalla visita di Xi a Mosca. I rapporti tra Cina e Russia sono un matrimonio di interesse». Molto duro contro Pechino e Mosca è anche il messaggio giunto dal Segretario di Stato Antony Blinken in una conferenza stampa a Washington: «Il mondo non deve essere ingannato da alcuna mossa tattica della Russia sostenuta dalla Cina». Non solo, secondo il capo della diplomazia americana, la visita di Xi a Mosca dopo il mandato di arresto della Corte Penale Internazionale «suggerisce che la Cina non pensa che il Cremlino debba rispondere delle sue responsabilità per le atrocità in Ucraina». Di contro però, il Segretario di Stato Blinken ha anche ammesso che alcuni elementi della proposta di pace della Cina per la soluzione della guerra sono comunque importanti: «La proposta della Cina include elementi che abbiamo sostenuto a lungo, tra cui garantire la sicurezza nucleare, risolvere la crisi umanitaria, proteggere i civili e, in effetti, il primo elemento chiede di sostenere la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale di tutti i Paesi». Gli Usa hanno poi confermato altri 350milioni di dollari in aiuti militari da inviare al più presto all’Ucraina.