La rivolta pro-Trump registrata ieri a Washington porta anche la firma di QAnon. Ma di cosa si tratta? Considerata terrorismo domestico dall’FBI, la teoria del complotto nasce da ambienti di estrema destra e poggia su una base ‘incontrovertibile’: l’esistenza di una trama segreta organizzata da un presunto Deep State, con l’obiettivo di agire contro Donald Trump ed i suoi sostenitori.



Ma non solo: il tycoon sarebbe finito nel mirino di questa “elite” per aver scardinato il nuovo ordine mondiale, considerato colluso con reti di pedofilia, pratiche ebraiche oscure e cabale occulte. QAnon è la teoria cospirazionista più popolare del momento, dunque, ma non è diffusa solo negli Stati Uniti d’America. Anche a causa della pandemia, è in voga anche negli altri Paesi del mondo, compresa l’Italia: qui abbiamo QAnon Italy, che presenta Trump come un prescelto di Dio per condurre una guerra contro le forze del male, di cui fanno parte Gates, Obama, Clinton e Soros.



QANON, LA TEORIA DEL COMPLOTTO

QAnon ha il principale obiettivo di portare avanti una guerra di disinformazione che mira a destabilizzare governi, istituzioni ma anche il mondo dell’informazione. L’origine della teoria del complotto è legata all’attività di un utente sulla piattaforma 4chan – noto come Q, appunto – che a partire dall’ottobre del 2017 ha rilasciato una serie di informazioni su operazioni segrete del governo statunitense per disarticolare il Deep State.

Blackbird AI ha rivelato che un terzo dei tweet scombiati sul Covid-19 sono stati generati da robot e molti esperti condivido che si tratti di un’azione concertata per spingere a livello globale la diffusione delle teorie cospirazioniste. Michael Butter dell’Università di Tubinga ha spiegato ai microfoni di Rai News 24: «Trump ha sfruttato alcune di queste teorie che circolavano già per ammiccare di volta in volta una parte specifica dell’elettorato americano. A quelli che ci credevano ha detto “sono uno di voi”, mentre ha rassicurato l’elettorato americano più conservatore dicendo “no, non sono un folle cospirazionista”. Solo da quando ha perso le elezioni ha iniziato a sostenere apertamente le teorie del complotto, ma sempre con l’obiettivo di convincere i giudici di essere lui il vero vincitore delle elezioni Usa».