Le polemiche sui Mondiali 2022 in Qatar non si placano, ma non riguardano solo la questione dei diritti. Un’inviata della BBC ha mostrato sui social le tende che sono riservate ai tifosi, il cosiddetto villaggio dei tifosi. Emily Brooks, giornalista mandata in Qatar per raccontare i primi Mondiali della storia in inverno, ha infatti pubblicato su Twitter un video in cui documenta il suo arrivo, l’ispezione delle stanze e una scoperta… Ha deciso infatti di trascorrere una notte in una delle tende riservate ai tifosi, che costa 200 euro circa a notte.



Cosa viene offerto? Una tenda appunto, che si chiude con due lucchetti, con due letti singoli e un pavimento che in realtà è un tappeto sulla sabbia e ghiaia. I bagni sono esterni, i lavabi a cielo aperto. Al mattino si riceve la colazione in un box: ad esempio, c’è il caffè è solubile, ma non c’è nulla per riscaldare l’acqua. Un singolo ventilatore elettrico completa la disposizione delle stanze. “Di giorno è un po’ un inferno lì dentro. È il deserto, fa troppo caldo“, spiega Nesta McGregor, altro inviato della BBC in Qatar.

“VILLAGGIO TIFOSI? UN OSTELLO DI SCARSA QUALITÀ”

Non posso cambiare il posto in cui stare in questo momento, quindi devo accettarlo e aspettare la partita del Giappone. Sarò qui solo per dormire. Uscirò ed esplorerò la città, non voglio rimanere qui“, racconta un tifoso giapponese, uno dei primi ad arrivare al Qetaifan Island Fan Village, a nord di Doha, il villaggio dei tifosi per il Mondiale del Qatar dove i lavori di costruzione sono ancora in corso in alcune aree poche ore dopo l’apertura dei cancelli. Nel lungo tragitto verso il campeggio, si vedono macchinari pesanti e si sentono i rumori. Le gru da costruzione raggiungono il cielo e gli operai sono impegnati in lavori che vanno dalla posa di pietre per la pavimentazione al cablaggio delle luci. Ci sono 1.800 tende, ognuna delle quali può ospitare due persone.

È come un ostello di scarsa qualità che si può trovare in giro per il mondo con lo zaino in spalla. È come essere in una serra, quindi non siamo riusciti a dormire oltre le 9 del mattino, nonostante fossimo esausti a causa del volo. I negozi sono chiusi, non c’è acqua potabile. Non è assolutamente quello per cui abbiamo pagato“, ha dichiarato una coppia spagnola. A pochi passi dal villaggio dei fan si trova il parco dei tifosi del Beach Club con un maxi schermo che mostrerà le partite e dove saranno in vendita gli alcolici. Un’idea azzeccata, visto il recente annuncio di vietarlo negli stadi. Eppure, non è stato finito in tempo per la partita inaugurale. Il sito è disseminato di cumuli di materiale da costruzione e si sente un costante rumore di veicoli in movimento e di metallo che si muove mentre vengono erette le strutture.