Il Qatar ha firmato un contratto con Francia e Olanda per la fornitura di gas liquefatto Gnl, un accordo che stabilisce la garanzia di 3,5 milioni di materia prima naturale l’anno a TotalEnergies da parte di QatarEnergy per ben 27 anni a partire dal 2026. Lo stesso è stato fatto con la compagnia petrolifera olandese Shell. Si tratta di uno dei contratti più duraturi di questo tipo, che sottolinea chiaramente come i paesi europei non siano affatto sulla strada dell’ indipendenza energetica dopo la chiusura dei rubinetti del gas russo. Infatti, come sottolinea il quotidiano La Verità, anche altri paesi potrebbero seguire la stessa strada e fare dietro front rispetto agli obblighi imposti dalla transizione, cercando accordi per evitare una nuova crisi energetica.
Gli obiettivi imposti dal Green Deal sulla decarbonizzazione prevedono l’obiettivo zero emissioni entro il 2050, e questo accordo già dimostra che il traguardo sarà impossibile da raggiungere. E anche che le rinnovabili non potranno mai rendere l’europa autosufficiente. Per questo la Francia oltre alla fornitura di gas ha recentemente ottenuto anche di poter utilizzare i fondi dell’Unione Europea per le centrali nucleari, quindi scorte energetiche assicurate oltre che prezzi stabili.
Francia e Olanda acquisteranno gas dal Qatar per i prossimi 27 anni, critiche a Shell e TotalEnergy
La mossa di Francia e Olanda per assicurarsi la scorta di gas naturale dal Qatar per i prossimi 27 anni, sta a significare che i paesi europei stanno correndo ai ripari per evitare una carenza energetica che potrebbe mettere in crisi i cittadini cin serie ripercussioni su tutta l’economia. Un segnale chiaro di rallentamento della transizione energetica, e di un obiettivo zero emissioni di Co2 che sembra allontanarsi sempre di più rispetto ai limiti prefissati dalla Commissione Ue. A conclusione dei contratti tra Qatarenergy, Francia e Olanda però non sono mancate aspre critiche da parte di molti ambientalisti e non solo. Tra i quali gli stessi dipendenti dell’azienda Shell con l’accusa di aver definitivamente abbandonato gli annunciati investimenti per ridurre le emissioni.
Il Qatar sembra ora essere la nuova frontiera per la fornitura del gas, ma altre polemiche sono nate dopo l’accordo tra paesi. prima a causa della faccenda Qatargate, e lo scandalo corruzione europarlamentari, attraverso il quale erano state scoperte gravi violazioni dei diritti umani compiute in Qatar durante l’organizzazione dei mondiali e taciute volontariamente per accordi economici. Infine, altro caso più attuale, come sottolinea La Verità è il problema di intrattenere rapporti commerciali e finanziari a lungo termine con un paese arabo che attualmente è stato inserito nella lista dei possibili finanziatori dell’organizzazione terroristica Hamas.