LA FOTO CON ELLY SCHLEIN E ANTONIO PANZERI: “USO STRUMENTALE”
Dopo l’esplodere dell’inchiesta Qatargate che ha visto, tra gli altri, l’arresto dell’ex Pd (oggi Articolo1) Antonio Panzeri, emergono diversi legami nel recente passato dell’ex europarlamentari con altri protagonisti di spicco del Centrosinistra italiano. In particolare, gira da qualche giorno gira sul web la foto di Elly Schlein, attuale deputata candidata alle Primarie del Pd, proprio con il suo ex collega in Parlamento Europeo nel gruppo S&D (Socialisti e Democratici). «Sono stata europarlamentare, Panzeri lo conoscevo, mai mi sarei aspettata di vedere questo. Kaili era europarlamentare nella mia stessa legislatura», ha spiegato l’ex vicepresidente di Emilia Romagna nella recente intervista ad “Agorà” su Rai 3.
L’esponente della Lega Susanna Ceccardi, anche lei ex europarlamentare e collega ai tempi di Schlein e Panzeri (ma su schieramenti ovviamente opposti) attacca sul web postando la foto dei due rappresentanti del Centrosinistra immortalati assieme con il cartello “Our Rights are not negotiable”, all’interno di una protesta del movimento “MeToo”: « nostri diritti non sono negoziabili… per meno di 600.000 euro! Nella foto un Panzeri in ottima forma (l’ex deputato PD arrestato in flagranza di reato con sacchi di banconote in casa) e la candidata alla segreteria del PD Elly Schlein. Quando si dice: “foto invecchiate male”».
ELLY SCHLEIN SUL QATARGATE: “FATTI GRAVISSIMI, IO SONO GARANTISTA MA…”
Davanti ai tanti attacchi politici in merito al recente passato di Elly Schlein e di tutto il gruppo di S&D – che ebbe diversi interlocuzioni con l’accusato “principe” dell’inchiesta Qatargate (sulla presunta corruzione e giro di tangenti da Qatar e Marocco verso alcuni parlamentari Ue) – la candidata alla Segreteria del Partito Democratico non ci sta a passare per “connivente” il presunto giro di affari che Panzeri avrebbe intrattenuto con Paesi esteri come Qatar e Marocco. «Di questa foto si sta facendo un utilizzo strumentale», spiega Schlein a Rai3, «Se avessi avuto elementi per immaginare episodi così gravi mi sarei rivolta alle autorità, naturalmente».
La condanna di Elly Schlein diventa invece netta su quanto finora emerso dalle indagini: «non c’era nessun elemento per pensare a episodi così gravi. Vedremo le indagini, ma quando c’è flagranza anche le persone più garantiste come me hanno motivo di ritenere che i fatti sono gravissimi». Davanti alle forti polemiche dalla destra in merito alla costante smentita della presunta “superiorità morale” rivendicata dalla sinistra, la candidata alle Primarie Dem replica: «I corrotti ne risponderanno davanti alla giustizia, se le accuse verranno confermate, e bisogna stringere le maglie dei controlli. La questione morale è attuale, c’è sia a destra sia a sinistra, non bastano le indagini, ma serve una reazione di istituzioni e politica stringendo i controlli».