QATARGATE, EVA KAILI AGLI ARRESTI DOMICILIARI: LA SENTENZA
Dopo più di 4 mesi in carcere a Bruxelles ora anche Eva Kaili è stata scarcerata dalla Procura federale del Belgio: rilasciata dalla detenzione ma comunque inviata agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. La principale imputata, assieme ad Antonio Panzeri, per lo scandalo Qatargate – in cui ricordiamo, la ex vice Presidente del Parlamento Ue è indagata per corruzione, associazione a delinquere e riciclaggio – viene così infine rilasciata per decisione del Tribunale di Bruxelles che le concede di poter tornare a casa dalla figlia piccola, stando però agli arresti domiciliari con obbligo di braccialetto elettronico.
Eva Kaili era stata arrestato lo scorso 9 dicembre con le tre gravi accuse che pendono ancora sul suo conto, su l’ex Pd Antonio Panzeri e sul compagno della socialista greca, nonché assistente parlamentare del dem Andrea Cozzolino, Francesco Giorgi. «Una decisione logica che abbiamo atteso per fin troppo tempo», ha commentato l’avvocato della ex vicepresidente dell’Europarlamento, Michalis Dimitrakopoulos. Il legale ha poi aggiunto che l’uscita di Kaili dalla prigione avviene «a testa alta e con dignità, non ha confessato reati che non ha commesso, lotterà per la sua innocenza fino alla fine».
EVA KAILI ULTIMA AD ESSERE SCARCERATA PER QATARGATE: ORA COSA SUCCEDE
Va ricordato però come Eva Jaili non fu coperta dall’immunità parlamentare Ue perché nella sua abitazione erano stati trovati sacchi di banconote che costituivano, secondo la Procura di Bruxelles, la flagranza di reato di corruzione e tangenti dal Qatar verso l’Europa. I soldi, le “trame” di Panzeri con Giorgi e altri intermediari, sono sempre stati respinti da Eva Kaili come centranti con la sua situazione: dichiaratasi innocente ha sempre ribadito di non sapere la natura di quei fondi.
In attesa di capire quale sviluppo avranno i tanti filoni di indagine aperti in Belgio, Italia e Grecia circa gli effetti presunti del Qatargate – e dopo le importanti dichiarazioni rese da “pentito” di Antonio Panzeri – la lista di arrestati nel carcere di Saint-Gilles a Bruxelles si è ora esaurita: a febbraio era stato scarcerato Giorgi, seguito poi da Panzeri lo scorso 6 aprile (anche lui ai domiciliari come Eva Kaili) e ancora ieri dall’eurodeputato socialista Marc Tarabella, arrestato il 10 febbraio per la revoca dell’immunità parlamentare, come per il compagno di partito Andrea Cozzolino cui però la Procura di Napoli ha concesso da subito i domiciliari (ed è in attesa di estradizione). Il giro presunto di tangenti illegali tra Qatar, Marocco e Ue vede i principali protagonisti delle indagini – Giorgi, Tarabella, Cozzolino, Panzeri e ora anche Kaili – al momento tutti ai domiciliari in attesa di novità importanti sulle indagini verso il potenziale processo “Qatargate”.