QATARGATE, PARLA IL LEGALE DI TARABELLA
L’accordo di Antonio Panzeri con i pm sorprende il legale di Marc Tarabella, l’eurodeputato socialista belga per il quale la procura federale ha chiesto la rimozione dell’immunità in relazione allo scandalo Qatargate. «È incredibile» per l’avvocato Maxim Töller, visto che Panzeri è riconosciuto come «il capo dell’organizzazione criminale, senza avere mai messo a confronto quello che dice con il mio cliente Marc Tarabella». Ne parla al Corriere della Sera, precisando che senza immunità ci sarebbe il «rischio» dell’arresto per il suo assistito, anche se non ritiene ci siano motivi legali per arrestarlo, anche alla luce del fatto che ha chiesto di essere ascoltato. «Nel caso si tratterà di una detenzione per fare pressione perché crolli». Il legale racconta che Tarabella all’inizio dell’inchiesta era sorpreso, ma anche preoccupato per Panzeri. «Quando ha capito che era vero, è stato estremamente scioccato, in collera e deluso. Si è sentito tradito».
Ma è triste anche per l’impatto del Qatargate sulla sua famiglia e per le conseguenze che riguardano la sua persona. «Ha subito tutto questo senza avere avuto la possibilità di difendersi, senza essere ascoltato. Ma è estremamente combattivo, vuole lottare». D’altra parte, Marc Tarabella ha rifiutato di essere ascoltato dalla commissione Juri del Parlamento Ue che deve decidere la revoca dell’immunità, perché «il solo contesto in cui sarà ascoltato secondo un processo equo è quello della giustizia».
“SOLDI PER SOSTEGNO A QATAR? PANZERI LO DICE PER…”
Marc Tarabella, dunque, «non è contro la revoca della sua immunità». Ma anche per questo l’avvocato Maxim Töller precisa che «non c’è ragione di andare alla commissione Juri perché conoscono la sua volontà di essere ascoltato dalla giustizia che ha a disposizione il dossier completo. La Juri è più un tribunale politico». Il legale non si tira indietro dall’accusa di Panzeri, secondo cui Tarabella avrebbe preso 120-140mila euro a sostegno del Qatar. «È assolutamente falso. Panzeri lo dice per negoziare una pena minore. È riuscito a ottenere 4 mesi di braccialetto elettronico da scontare nella sua casa di Bruxelles più seimila euro di multa: il capo dell’organizzazione criminale ha ottenuto la più bassa pena inflitta in questi casi», spiega l’avvocato Maxim Töller. Comunque, Tarabella è stato coinvolto anche da Francesco Giorgi.
«Ha detto che sospettava di Tarabella ma ha anche detto di non avere mai visto nulla di persona e di non avere assistito a un pagamento a Tarabella da parte di Panzeri». Il legale rivendica anche i tentativi del suo assistito di non far ospitare i Mondiali al Qatar, poi emergono dei rapporti favorevoli ma «Tarabella non sapeva che il Qatar pagasse Panzeri per dire questo e convincere tutti». Di conseguenza, Tarabella si convinse dello sforzo del Qatar. L’avvocato Töller nell’intervista al Corriere della Sera spiega che a dicembre hanno scritto ai magistrati per essere ascoltati, «ma non abbiamo ancora ricevuto risposta positiva». Riguardo Cozzolino, parla di una relazione «professionale», mentre su Panzeri conclude: «Non avrebbe mai immaginato questo. Panzeri sembrava molto onesto e impegnato. Aveva creato una Ong con un premio Nobel».