Son dure le dichiarazioni di Maxim Toeller, l’avvocato del politico italo-belga, Marc Tabarella, in merito alla detenzione del suo assistito, coinvolto nello scandalo Qatargate all’Europarlamento. Stando a quanto fatto sapere dal legale, come si legge sul sito dell’Adnkronos, la situazione in cui si trova Tabarella è “estremamente violenta”, perché “è molto duro per un uomo essere accusato a torto, essere rinchiuso a torto, essere infangato in questo modo dalle fughe di notizie sulla stampa”, parole rilasciate a margine della camera di consiglio che ha confermato l’arresto dello stesso politico.



Toeller ha fatto sapere di essere pronto a presentare appello, ed entro due settimane dovrebbe quindi tenersi una nuova udienza. Nella giornata di ieri, prima di ricevere la ‘doccia fredda’, Maxim Toeller aveva spiegato: “Con il signor Tarabella – si legge sull’Ansa – che ha preso la parola, abbiamo contestato ancora una volta completamente le accuse a suo carico e continueremo a farlo. Ha ripetuto di essere innocente e ha argomentato le sue motivazioni. Abbiamo avuto accesso ai documenti e secondo noi non giustificano la detenzione preventiva. Per questo chiediamo la sua liberazione pura e semplice”.



QATARGATE, MARC TABARELLA RESTA IN CARCERA: LA DURA REPLICA DEL LEGALE

E ancora: “In questa inchiesta abbiamo l’impressione che la detenzione preventiva sia usata per fare pressione” sugli indagati e “per ottenere qualcosa” da coloro che “ricorrono allo statuto di pentito, privando altri in particolare di vedere i loro figli. Davanti a un’inchiesta che rileva un attacco alla democrazia è necessario ricorrere a un’applicazione rigorosa della legge”, contestazione mossa da tutti gli avvocati delle persone fino ad oggi coinvolte ed arrestate nello scandalo Qatargate. E ancora: “Ho potuto accedere al dossier e posso dire che ci sono altri elementi che non escono, e che le fughe di notizie sulla stampa sono state manifestamente orientate. Me ne rammarico profondamente, perché è un attacco alla presunzione di innocenza”.



“Le fughe di notizie – ha sottolineato l’avvocato di Marc Tabarella – sono assolutamente scioccanti” e “sono state sistematicamente orientate” perché le informazioni “vengono rivelate” solo quando sono “contro” agli indagati “e non quando sono a favore”, sottolineando come le perquisizioni avvenute nell’abitazione del suo assistito siano state “senza esito positivo”, senza il rinvenimento di alcuna prova a carico di Tabarella, notizia però non pubblicata sulla stampa.