QATARGATE, IL VOTO DELLA COMMISSIONE IN PARLAMENTO UE PER LA REVOCA IMMUNITÀ DI COZZOLINO E TARABELLA

Questa mattina la commissione giuridica del Parlamento Europeo – la cosiddetta commissione Juri – si è espressa all’unanimità a Bruxelles per la revoca dell’immunità degli eurodeputati Marc Tarabella e Andrea Cozzolino, “toccati” dall’inchiesta Qatargate e secondo la stampa belga a breve anche indagati assieme agli altri già coinvolti (Kaili, Giorgi, Panzeri, Figà-Talamanca e Bellini). A questo punto l’iter fissato dalla Presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola prevede per il giorno di giovedì 2 febbraio una “miniplenaria” a Strasburgo per il Parlamento Ue che dovrebbe a quel punto votare definitivamente per la revoca dell’immunità ai due europarlamentari del Gruppo Socialisti.



Va comunque ricordato come Tarabella e Cozzolino avevano detto entrambi che non si sarebbero opposti alla revoca dell’immunità, chiesta dal giudice istruttore Michel Claise nell’ambito dell’inchiesta Qatargate per sospetta corruzione volta ad influenzare i processi decisionali dell’Ue. Cozzolino ha inoltre ottenuto di essere ascoltato oggi dalla commissione Juri, davanti alla quale ha ricordato che la richiesta di rimozione nei suoi confronti «è estremamente generica e che in Italia sarebbe stata respinta proprio per questo motivo». Secondo il presidente del gruppo “The Left” Manon Aubry, «Voglio sottolineare che ci siamo pronunciati in un tempo record: mai la Commissione Juri si era espressa così rapidamente su richieste di revoca dell’immunità». La stessa europarlamentare leader della Sinistra Europea ha poi sottolineato come «le testimonianze di Antonio Panzeri e Francesco Giorgi siano sufficientemente dettagliate per ritenere che la giustizia abbia bisogno di interrogare anche Tarabella e Cozzolino».



BELLINI IN AULA PER QATARGATE: “INNOCENTE, LO DIMOSTREREMO”

Aubry contesta il pacchetto di misure messo in campo dalla Presidenza Metsola contro le minacce dell’inchiesta Qatargate: «Spero che giovedì in sessione plenaria non venga disatteso il voto di oggi. Mi auguro che non si debba mai più pronunciarsi sulla revoca dell’immunità di deputati eletti sospettati di corruzione, ma purtroppo al momento non posso garantirlo, vista la debolezza della risposta politica a questo scandalo». Proseguono nel frattempo le udienze sui singoli arrestati per l’indagine Qatargate, oggi era il turno di Monica Rossana Bellini, la commercialista della famiglia Panzeri raggiunta da mandato d’arresto europeo.



«Riteniamo che la nostra assistita sia trasparente, collaborativa ed estranea ai fatti e ci prenderemo i nostri tempi per dimostrarlo. Evidenzieremo le lacune di questa procedura», ha detto in aula la difesa di Bellini (le avvocatesse Franca De Candia e Liliana Crescimanna, ndr), aggiungendo «Oggi discuteremo di questo e faremo le nostre osservazioni. A nostro avviso non ci sono gli elementi per la misura cautelare». Davanti alla quinta sezione della corte d’appello di Milano, chiamata a decidere sulla procedura di consegna di Bellini ai giudici belgi che indagano sul Qatargate, le avvocatesse della commercialista milanese sottolineano come esistano gli stessi presupposti per ottenere la revoca delle misure cautelari come già avvenuto con la moglie e la figlia di Panzeri nelle scorse settimane.