Un nuovo circuito di Formula 1 diverso da quelli a cui ci siamo abituati finora perché ha una curva alta 70 metri, che corrisponde all’altezza di un palazzo di ben 20 piani. Il progetto della pista è stato ufficializzato dall’Arabia Saudita, che vorrebbe farla debuttare nel Mondiale di F1 del 2028. Il circuito si chiama Qiddiya Speed Park Track ed è a 50 chilometri da Riad. A differenza del circuito di Jeddah, che è cittadino, questo tracciato sarà permanente. L’idea è di mixare le caratteristiche delle piste permanenti con quelle dei circuiti cittadini.



Dalle prime immagini che sono state diffuse si evince come l’obiettivo sia quello di regalare spettacolo. Ci sono 21 curve da percorrere in senso anti-orario, con le monoposto che arriveranno a toccare circa 320 km/h di velocità. Altro aspetto impressionante è il dislivello, perché tra il punto più basso della pista e quello più alto ci sono 108 metri. A ideare il circuito l’ex pilota Alexander Wurz e il progettista Hermann Tilke. Per quanto riguarda la curva destinata ad essere la più iconica di tutto il Mondiale, la “Blade”, sarà dotata di illuminazione a Led e si innalza per 70 metri.



COME SARÀ IL CIRCUITO F1 DI QIDDIYA

Il circuito di Qiddiya potrebbe sembrare come quello del famoso videogame “Mario Kart”, ma sarà davvero reale. Non ci sarà da temere per la sicurezza in Arabia Saudita, perché i progettisti e tutti coloro che hanno studiato il percorso hanno garantito sulla massima sicurezza della pista non solo per i piloti, ma anche per gli spettatori. Potrebbe anche essere la pista più lunga del Mondiale di Formula 1, visto che dovrebbe superare i 7.004 metri di Spa, che detiene attualmente il record.

Inoltre, il Qiddiya Speed Park Track è stato pensato con un doppio layout, pertanto potrà ospitare, oltre alle gare di F1, anche quelle di MotoGP, WEC, campionati regionali e nazionali. Esperienza inedita anche per i tifosi, visto che il progetto prevede la sostituzione delle classiche tribune. Ci saranno, invece, terrazze panoramiche per garantire una visuale spettacolare di pista e paddock. Oltre alla nuova pista, verranno realizzate anche aree per svago, shopping e intrattenimento, ma anche montagne russe e zone per concerti.



“QIDDIYA? NON TORNEREMO INDIETRO”

Per Abdullah Aldawood, amministratore delegato della Qiddiya Investment Company che ha presentato così il nuovo circuito in Arabia Saudita, il progetto per il nuovo circuito «ci porterà un passo più vicino al posizionamento di Qiddiya City come sede del motorsport globale». I lavori di costruzione non sono ancora cominciati, ma la pista si appresta a sostituire Gedda come sede del Gp d’Arabia Saudita. La spesa, secondo quanto anticipato da Martin Whitaker, CEO di Saudi Motorsport, dovrebbe aggirarsi sul mezzo miliardo di dollari. Nell’intervista rilasciata a racingnews365 ha assicurato che il progetto non finirà nel dimenticatoio come nei casi di India e Corea del Sud.

«La differenza qui è l’impegno dei sauditi: una volta che si impegnano a fare qualcosa, la portano a termine. Sta accadendo. Non si può tornare indietro, lo realizzeranno». Un progetto di questo tipo richiede in primis il coinvolgimento di ingegneri e tecnici. «Lavoriamo a stretto contatto con le università locali per garantire che queste persone abbiano un potenziale percorso di carriera. Quindi è anche su questo che ci stiamo concentrando, e per avere un altro circuito è fantastico e aiuterà solo quella causa», ha concluso Whitaker.