Luigi Pirandello è uno degli autori che sono stati scelti dal ministero dell’istruzione per la prima prova della maturità 2024, precisamente per la traccia di Tipologia A, leggasi l’analisi del testo. Nel dettaglio il MIM ha proposto ai ragazzi “Quaderni di Serafino Gubbio operatore”: andiamo a scoprire qualcosa di più di questa opera. Si tratta di un romanzo che Luigi Pirandello aveva pubblicato nel 1916 con un altro nome, leggasi “Si gira… da Treves”. Nove anni dopo, nel 1925, arrivò la ripubblicazione da parte della casa editrice Mondadori, con appunto il nome che il romanzo ha tutt’ora.
Vediamo di cosa parla l’opera scelta dal ministero per gli esami di Maturità 2024, a cominciare dall’argomento di “Quaderni di Serafino Gubbio operatore”. Il protagonista è appunto Serafino, un ragazzo che fa il cineoperatore nella casa cinematografica Kosmograph, il cui soprannome è Si gira. E’ un personaggio molto attento a ciò che gli accade attorno al punto che ogni giorno annota su un diario tutto quello che succede sul luogo di lavoro, a cominciare dalla storia di un’attrice russa, leggasi Varia Nestoroff, una grande seduttrice di uomini.
“QUADERNI DI SERAFINO GUBBIO OPERATORE” DI LUIGI PIRANDELLO: L’ULTIMA SCENA CHOC
Luigi Pirandello la descrive come una donna “pericolosa”, nel senso che fa del male agli uomini ma senza provare piacere. Serafino Gubbio vive inizialmente a Roma in un ospizio dove lo stesso incontra un violinista un po’ in malora, e che di fatto invece di suonare si è ridotto a bere da solo. Il cineoperatore non sta quindi frequentando un ambiente dei migliori ed è così preso dal suo lavoro che Luigi Pirandello lo descrive dicendo: “Finii d’esser Gubbio e diventai una mano”.
Il romanzo “Quaderni di Serafino Gubbio operatore” si conclude con il povero Serafino che riprende tramite una cinepresa una scena a dir poco choc. Aldo Nuti, uno degli ex amanti dell’attrice russa di cui sopra, deve girare una scena in cui uccide una tigre con una pistola, ma invece di rivolgere l’arma all’animale la punta contro Varia, accecato dall’amore, uccidendola. Ma non finisce qui perchè a sua volta Aldo viene sbranato dalla tigre, a chiusura del cerchio.
“QUADERNI DI SERAFINO GUBBIO OPERATORE” DI LUIGI PIRANDELLO: IL COMMENTO FINALE
Fu un evento a dir poco traumatico per Serafino che da quel giorno non riesce più a parlare e soprattutto non è più in grado di provare alcun sentimento ne tanto meno a comunicare. Nel romanzo “Quaderni di Serafino Gubbio operatore”, Luigi Pirandello si sofferma sulle macchine e le tecnologie che in quel periodo erano argomenti cardine nelle opere, ma invece di esaltare le stesse le descrive in maniera polemica.
Inoltre si denota una certa attualità quando si concentra sul lavoro e la vita frenetica, tutto è all’insegna della fretta, e non vi è alcun momento per potersi fermare a riflettere, nemmeno sulla morte. Per Luigi Pirandello questo vortice potrebbe portare prima o poi alla distruzione totale, ad una sorta di apocalisse in cui l’uomo diventerà schiavo delle macchine perdendo la propria identità. Per leggere il romanzo completo vi basterà fare click qui.