Il Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA, intorno alle 3:30 di martedì 23 aprile, ha catturato delle immagini uniche: quattro diverse aree del Sole, distribuite su lunghe distanze, sono esplose quasi contemporaneamente. Chiamate CME solari (espulsioni di massa coronale), queste possono sparare miliardi di tonnellate di materiale solare nello spazio a velocità elevatissime, come spiega Insider Paper. A riprendere quanto accaduto è stata la missione SDO con veicoli spaziali progettati per osservare il comportamento del Sole.
Quando una CME interagisce con il campo magnetico terrestre, potrebbe causare tempeste geomagnetiche, spiegano gli studiosi. Le tempeste potrebbero compromettere le comunicazioni satellitari, i segnali radio e le reti elettriche sulla Terra. Allo stesso modo sono anche in grado di causare aurore vicino ai poli. Secondo Spaceweather.com, le esplosioni quasi simultanee hanno avuto origine da tre macchie solari e da un considerevole filamento magnetico – un grande anello di plasma fluttuante sopra la superficie del sole – posizionato in mezzo a queste tre macchie scure. I luoghi di esplosione erano distanti centinaia di migliaia di chilometri, con lo spazio tra loro che copriva circa un terzo della superficie solare visibile dalla Terra.
Esplosione quadrupla sul sole: cos’è il brillamento solare simpatico
L’impatto sul campo magnetico terrestre dopo il brillamento solare ha scatenato una rara esplosione quadrupla. Le esplosioni simultanee facevano tutte parte di un’unica eruzione, denominata brillamento solare simpatico. Questo genere di esplosione solare si verifica quando le macchie o i filamenti solari sono collegati da enormi anelli di campo magnetico che si estendono sopra la superficie del sole, spiega ancora Insider Paper. Quando esplode il primo, gli altri fanno lo stesso in breve tempo. Le esplosioni di questa settimana erano mirate a sud della Terra, ma potrebbero comunque interferire con il nostro campo magnetico, provocando una tempesta geomagnetica di classe G1 secondo gli scienziati.