Nada, qual è il vero nome e perché si chiama così
Qual è in vero nome della cantante Nada? Visto il nome particolare dell’artista, molti credono si tratti di un nome d’arte, in realtà Nada è il vero nome della cantante. Nada Malanima, questo il nome completo, è stata “Una figlia come le tante di Gabbro, un paesino di mille persone vicino a Livorno, – ha raccontato la cantante in un’intervista al Corriere, spiegando che sua mamma – vendeva i polli in piazza, papà faceva il contadino. Io ero appartata e chiusa, molto solitaria”.
Il nome Nada, stando a quanto raccontato dalla cantante, pare sia quello di una gitana che la mamma della cantante ha incontrato quando era incinta. Questa gitana le avrebbe predetto che la figlia avrebbe avuto successo nella vita, da qui la decisione di chiamarla proprio come questa donna: “Mia madre mi raccontò che una zingara leggendole la mano disse che avrebbe avuto una bambina che avrebbe viaggiato e avuto successo. Il nome della zingara era Nada. Per questo mi chiamò così. Non so se la storia sia vera. Mi piace pensarlo”.
Nada e il ‘dramma’ del successo: “Avevo smesso di mangiare”
Chiarita la questione del vero nome, uno degli aspetti meno noti della vita di Nada sono le difficoltà che la cantante ha vissuto all’inizio della sua carriera. Aveva solo 15 anni quando esordì a Sanremo, e non era pronta ad affrontare tutto quello che ne sarebbe derivato: “Salivo sul palco spaurita. – ha ammesso nell’intervista al Corriere – Anzi, terrorizzata. Non capivo perché dovevo esibirmi davanti a tanta gente. Cantavo, uscivo dal palco, vomitavo, rientravo. Avevo smesso di mangiare“. In quel periodo, infatti, diventò anoressica: “Non avevo avuto il tempo di elaborare e metabolizzare quello che mi stava accadendo. Facevo cose che non capivo, era troppo presto.” ha rivelato la cantante, che è riuscita ad ‘abituarsi’ al successo solo dopo qualche tempo. Di certo non era pronta a salire sul palco di Sanremo a 15 anni: “Fu un trauma: non volevo andare. Solo crescendo ho capito che cantare mi piaceva davvero e ho preso in mano la mia vita.”