La filiera dell’automotive è nella lista delle attività produttive consentite, cioè che possono ripartire oggi 27 aprile. Basta verificare che il proprio codice Ateco rientri nell’elenco che è stato allegato al Dpcm Fase 2 dal 4 maggio. È stata confermata, ad esempio, la riapertura delle aziende identificate con il codice Ateco 45, per il commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli. Ma via libera anche a quelle con codice Ateco 29 per la fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi. Resta ovviamente l’obbligo di usare le mascherine, la distanza tra gli operatori e l’igienizzazione delle vetture prima che vengano riconsegnate al pubblico. Sono previste sanzioni con la sospensione temporanea delle attività per le aziende che non applicano le regole. Inoltre, come riportato dall’Ansa, per chi utilizza veicoli aziendali, in ogni settore, e per le auto a noleggio l’azienda deve assicurare la pulizia giornaliera e la sanificazione anche interna. (agg. di Silvana Palazzo)
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CODICE ATECO, ELENCO ATTIVITÀ CONSENTITE
Circola già il documento relativo alle attività che possono riaprire il 4 maggio. C’è infatti l’elenco dove sono indicati i codici Ateco. A queste imprese sarà consentito preparare la ripartenza con «attività propedeutiche» a partire dal 27 aprile. A proposito di domani, ecco dunque quali aziende riaprono. Via libera alle attività produttive e industriali che sono votate prevalentemente all’export e i cantieri per carceri, scuole, presidi sanitari, case popolari e per la difesa dal dissesto idrogeologico. C’è la conferma del presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella conferenza stampa di stasera. Come riportato all’Ansa, al ministero delle Infrastrutture è stato firmato un protocollo che prevede un serie di precauzioni, perché il principio della sicurezza è quello più importante: misurazione della temperatura prima dell’accesso al cantiere, accesso contingentato a mense e spogliatoi, pulizia giornaliera e sanificazione periodica delle aree comuni. Ma domani riparte anche il commercio all’ingrosso funzionale ai settori dell’export e all’edilizia. (agg. di Silvana Palazzo)
QUALI AZIENDE RIAPRONO DOMANI: MANIFATTURA, EDILIZIA E…
Nuove indiscrezioni su quali aziende riaprono domani 27 aprile. Il governo va verso la riapertura in tutto il Paese delle imprese e i distretti del settore manifatturiero la cui attività è rivolta in particolare all’export. Verso la riapertura anche le aziende del comparto costruzioni, ma solo per i cantieri su dissesto, scuola, carceri ed edilizia residenziale pubblica. Ma sarà possibile solo se rispetteranno i protocolli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Lo ha comunicato la Regione Emilia-Romagna al termine della cabina di regia col governo. Devono aspettare il 4 maggio le aziende del comparto manifatturiero, di quello edile (pubblico e privato) e del commercio all’ingrosso funzionale al settore manifatturiero e all’edilizia. Questa però è una indiscrezione emersa al termine della cabina di regia tra governo ed enti locali che si è tenuta questo pomeriggio. Ma si attendono conferme dal premier Giuseppe Conte con la nuova conferenza stampa di oggi. (agg. di Silvana Palazzo)
LE ANTICIPAZIONI DEL PREMIER GIUSEPPE CONTE
Nella lunga intervista lasciata dal Premier Conte ai colleghi di “Repubblica” non vi sono dettate esplicitamente tutte le anticipazioni sulle riaperture, seppur da domani 27 aprile alcune aziende riprenderanno il lavoro dopo quasi 2 mesi di lockdown imposto dal coronavirus: «Nel rispetto di queste condizioni rigorose, potranno riaprire, già la settimana prossima, passando però dal vaglio dei prefetti e con autocertificazione, attività imprenditoriali che consideriamo “strategiche“, quali lavorazioni per l’edilizia carceraria, scolastica e per contrastare il dissesto idrogeologico, come pure attività produttive e industriali prevalentemente votate all’export, che rischiano di rimanere tagliate fuori dalle filiere produttive interconnesse e dalle catene di valore internazionali», spiega il Premier.
Oggi pomeriggio si terrà una cabina di regia tra Conte, Governo ed enti locali per presentare nel dettaglio il nuovo Dpcm che sarà pronto forse già domani: è però probabile che le informazioni sulle poche deroghe in attivo da domani possano arrivare a tarda sera, anche perché vi sono diversi imprenditori che devono capire se riaprire le proprie imprese domani oppure no e chiedono da tempo indicazioni chiare e con anticipo. (agg. di Niccolò Magnani)
LE RIAPERTURE DA DOMANI
Poche aziende con basso rischio contagio potranno riaprire il 27 aprile. Questa l’ipotesi più accreditata in merito alle deroghe che il governo potrebbe concedere. L’intenzione sarebbe quella di riavviare in anticipo rispetto alla Fase 2 solo l’edilizia pubblica, come sollecitato dai Comuni. Questo vuol dire che domani potrebbe essere riaperta l’edilizia residenziale pubblica, quella per i cantieri di scuole, carceri e per le opere contro il dissesto idrogeologico. Questa, dunque, al momento l’unica certezza visto che, come riportato dal Corriere della Sera, è stato siglato il protocollo che fissa regole e obblighi per il datore di lavoro e i dipendenti. Il documento riguarda i grandi cantieri e la ristrutturazione di case e locali. Le indiscrezioni però si rincorrono, motivo per il quale si parla di una riapertura anche per le aziende che fabbricano apparecchiature per telecomunicazioni, elettronica e audio-video, orologi, strumenti ottici e attrezzature fotografiche, cablaggi, macchine per agricoltura e silvicoltura, per fornitura di metalli e altre macchine utensili, autoveicoli e carrozzerie per autoveicoli.
QUALI AZIENDE RIAPRONO 27 APRILE: LE IPOTESI
Potrebbe scattare il semaforo verde anche alle aziende che fabbricano aeromobili, veicoli spaziali, militari e da combattimento, mobili, gioielleria, bigiotteria, strumenti musicali, articoli sportivi, giochi e giocattoli. Secondo quanto riportato da RaiNews, il via libera per domani 27 aprile potrebbe essere dato anche a chi sviluppa progetti immobiliari, edifici residenziali e non, altre opere di ingegneria civile, demolizione e preparazione edile, completamento e rifinitura di edifici. Potrebbe esserci un capitolo riguardante le attività immobiliari e quelle professionali scientifiche e tecniche. Da domani riaprono anche le aziende dell’automotive e il settore degli elettrodomestici, ma parzialmente. Si va da Fca, ma solo alla Sevel di Chieti e in piccola parte a Melfi e Mirafiori, a Cnh, da Fincantieri a Whirlpool ed Electrolux. Bisognerà però fare attenzione anche ai casi regionali. L’Emilia-Romagna ad esempio potrebbe dare il via libera, ad esempio, ai saloni di toelettatura per cani, in tutte le province tranne Piacenza, secondo Repubblica, perché è il territorio più colpito dal virus.