Dal 30 dicembre 2024 sarà possibile usufruire delle cure gratis a carico del SSN. Gli interventi sono molteplici, alcuni riguarderanno anche la creazione di protesi tramite metodi di chirurgia avanzata e innovativa (la tecnologia adoperata è di ultima generazione) e altre prestazioni previste dai Lea (Livelli essenziali di assistenza). I livelli essenziali di assistenza sono dei trattamenti medici che dovrebbero essere garantiti dal Sistema Sanitario Nazionale. Sono ben 7 anni che i cittadini, le associazioni e i pazienti italiani attendevano questo sblocco.



Cure gratis previste dal SSN: quali sono?

L’ultimo aggiornamento delle cure gratis del sistema sanitario nazionale italiano risalgono al 2007. Da allora poche Regioni italiane hanno deciso di coprire a spese loro i trattamenti sanitari inclusi nell’ultimo update.

Da qui nasce il motivo per la quale slittano le cure gratuite, cambiano le prestazioni e i carichi per ciascuna Regione e conseguenzialmente l’efficienza e l’inefficienza delle strutture pubbliche nella nostra Penisola.



Gli interventi gratuiti

Nonostante dal 30 dicembre saranno attivate le nuove cure gratis a favore di quei pazienti che hanno reali necessità, c’è da dire che non mancano le criticità. Infatti alcuni trattamenti molto importanti come il trattamento all’autismo restano ancora esclusi dal SSN.

Alcuni interventi che invece prevedono l’esenzione e i cui interventi sono previsti nel SSN sono:  la radioterapia stereotassica, l’enteroscopia con l’uso della microcamera ingeribile, PMA alla consulenza genetica e l’adroterapia.

E ancora sono inclusi nel SSN i sensori di comando, i dispositivi domotici, gli apparecchi acustici a tecnologia digitale, il riconoscimento con puntamento con lo sguardo, riconoscimento vocale e arti artificiali con tecnologie di ultima generazione.



Autismo e farmaci

L’Angsa (Associazione Nazionale Genitori persone con Autismo) critica severamente il Governo per essersi “dimenticato del trattamento agli autistici con percorsi psico – educativi e basati sull’Aba”.

Un’altra criticità è la difficoltà nel reperire e acquistare farmaci a proprie spese. Quest’anno l’8% degli italiani (più di 400mila persone) si sono rivolte a realtà come il Banco Farmaceutico per usufruire gratuitamente delle medicine necessarie al trattamento curativo.

Un report che evince il grado di povertà sanitaria e le disuguaglianze in un settore che dovrebbe alla pari per tutti.