Esiste una correlazione diretta tra alcune forme di eruzione cutanea e l’infezione da Covid-19: è questo quanto svelato da una indagine svolta dalla British Association of Dermatologist che, nell’ambito dello sviluppo dell’applicazione “Covid Symptom Study” hanno dato vita a un portale in cui si mostrano oltre 400 foto di reazioni della pelle (che di solito si manifestano con arrossamenti, pruriti, dolore o secchezza) che fanno riferimento a casi di positività al Coronavirus. Gli scienziati britannici hanno inoltre classificato tutte queste eruzioni in otto diverse categorie, ampliando così la casistica, che negli ultimi mesi è già molto ricca, relativa alle conseguenze dell’infezione da Covid-19 e ad altri tipi di complicanze. Non solo: in alcuni dei casi clinici acclarati, pare che le suddette eruzioni cutanee siano di fatto l’unico sintomo manifesto dell’infezione stessa e quindi un importante segnale per poter riconoscere anche a occhio i casi di pazienti asintomatici.
CORRELAZIONE TRA ERUZIONI CUTANEE E COVID-19: I RISULTATI DELLO STUDIO UK
L’obbiettivo dei ricercatori che hanno indagato su questa connessione e aperto un sito con le suddette 400 immagini è quello di aiutare i colleghi di tutto il mondo ad avere un valido riferimento per capire se una eruzione cutanea afferente a una delle otto categorie individuate possa essere classificata come un sintomo dell’infezione da Coronavirus. Il vasto archivio online, stando a quanto si apprende, è stato realizzato anche con l’aiuto di un gruppo di dermatologi che hanno aiutato i ricercatori nella selezione fra oltre 4mila fotografie inizialmente caricate sull’applicazione che può essere installate e consente al paziente di caricare anonimamente uno scatto per rendere ancora più completo il database. Per quanto concerne invece le otto tipologie di eruzione cutanee che fanno riferimento a casi di contagio, gli esperti della British Association of Dermatologist annoverano quella ad alveare con le chiazze rossastre, quella che ricorda da vicino la varicella, ma anche una tipologia definita proprio “Covid” che riguarda esclusivamente le dita di mani e piedi. Tra le altre categorie si segnalano quelle che interessano collo e torace, l’eruzione cutanea purpurica (per via del colorito), la pitiriasi rosea, il fenomeno che riguarda le labbra infiammate e infine l’esantemica virale (che sovente interessa la maggior parte del corpo).
Skin rashes important part of COVID – > 7% of swab positive cases from our app. Public and GPs dont recognise them – so we are setting up a link for people to post their rashes online. Particular want darker skin photos – as no images yet. Rash can last over 3 weeks .. @Join_ZOE pic.twitter.com/uO5m71Gl1i
— tim spector (@timspector) June 12, 2020