Quando accendere il riscaldamento? Col freddo arrivato soprattutto al Nord in tanti si stanno chiedendo quando possono accendere i caloriferi di casa e degli uffici. Purtroppo mancano ancora 20 giorni e non ci resta che sperare in qualche scampolo di sole. Per accendere il riscaldamento occorre rispettare precise regole che sono stabilite nel D.P.R del 16 aprile 2013, il quale disciplina “i criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari”. Le date di accensione dei caloriferi sono diverse a seconda del territorio di appartenenza: le prime a partire saranno alcune zone settentrionali, in cui via è fissato al 15 ottobre 2024.



Va comunque precisato che la normativa di riferimento può subìre aggiustamenti a seconda dell’annata o di specifiche condizioni. Le modifiche possono provenire indistintamente da Stato, Regioni e Comuni, che possono derogare alla regola generale se, ad esempio, le temperature si dovessero mantenere al di sopra della media stagionale optando per un posticipo dell’accensione. Un caso noto di deroga a livello nazionale si era avuto nel 2022 quando il ministro Cingolani aveva firmato un decreto che prevÀdeva un grado in meno e l’accensione ridotta di 15 giorni.



QUANDO ACCENDERE IL RISCALDAMENTO? ANDIAMO A VEDERE LE DATE…

Sono 6 le aree geografiche in cui l’Italia è suddivisa, classificate dalla zona A alla zona F. Le aree A e B contemplano i territori più caldi come Lampedusa, Porto Empedocle, Linosa e le province di Sicilia e Calabria. Le zone più fredde sono invece la E e la F, ma mentre per la E (in cui troviamo la Lombardia, l’Emilia Romagna e buona parte del Piemonte) è fissato il 15 ottobre 2024 come data in cui si può accendere il riscaldamento (la prima in assoluto rispetto al resto delle zone), per la F, che include Cuneo, Belluno e Trento, non sono fissati termini. La data di spegnimento varia, sempre a seconda della zona di appartenenza, tra il 31 marzo e il 15 aprile. Quanto alla temperatura massima consentita questa è fissata a 19 gradi, con una tolleranza di 2 gradi.



Per chi non rispetta queste regole sono previste sanzioni pecuniarie salate. Quindi chi proprio non riesce a soffrire un pò di freddo e penda di fare il furbo accendendo prima il riscaldamento rischia di dover pagare caro: infatti un il calorifero acceso in anticipo ci può costare 500-3mila euro. Ma non è finita: chi decide di infrangere la regola rischia di essere punito anche dal Comune di appartenenza e dal condominio trovandosi così a dover pagare altri 400 euro fino a 800 euro. A questo punto val la pena coprirsi di più e soffrire un pò di freddo, in attesa del 15 ottobre 2024.