Quando c’era Berlinguer diretta: commento live

Il docufilm Quando c’era Berlinguer si chiude con le immagini relative ai suoi ultimi istanti di vita. Lo storico segretario del Partito Comunista Italiano infatti ebbe un ictus mentre stava facendo un discorso ad un comizio elettorale a Padova in vista delle elezioni europee. Le immagini hanno fatto il giro del mondo. Il malessere del politico è visibile: non riesce a parlare come vorrebbe, ma porta a termine la sua arringa. La folla lo incita a fermarsi, ma lui non vuole. “Basta, basta!”, poi i cori e gli applausi. Dopo essere sceso dal palco si reca nell’ospedale dove poi sarebbe entrato in coma prima di spegnersi dopo qualche giorno.



L’ultimo video di archivio inserito nella pellicola realizzata da Walter Veltroni è quello dei funerali, che si svolsero a Roma il 14 giugno 1984 alla presenza di circa due milioni di persone. Le immagini andarono in onda su Rai 1 con la voce di Bruno Vespa a raccontare cosa stava accadendo. Celebre è l’orazione funebre ufficiale di Giancarlo Pajetta. Il clamore mediatico avuto dall’evento fu enorme, tanto che i Modena City Ramblers incisero anche una canzone in merito. “La città sembra un mare di rosse bandiere. E di fiori e di lacrime e di addii”, questo uno dei versi.



L’ictus di Enrico Berlinguer Padova

Si è arrivati verso la fine della diretta di Quando c’era Berlinguer, il docufilm su Enrico Berlinguer realizzato da Walter Veltroni. È così che viene raccontata l’ultima settimana di vita dello storico segretario del Partito Comunista Italiano. In quel periodo stava preparando la corsa alle elezioni europee e i risultati erano ben visibili: le folle lo acclamavano nelle piazze. È quel che accadde anche a Padova, ma quel 7 giugno 1982 il leader della sinistra non stava bene. I colleghi che erano con lui se ne accorsero fin dalle prime ore del mattino. “Era stanco e non volle mangiare, ma pensammo che fosse perché la sera prima avevamo avuto una cena abbondante a Genova. Poi di pomeriggio si riposò e non riuscimmo a vederlo, però ci rassicurarono. Quando scendemmo per andare al comizio serale era pallido”. Da lì a pochi minuti avrebbe avuto l’ictus sul palco, che gli fu fatale. (Agg. di Chiara Ferrara)



La lotta alle Brigate Rosse

Una consistente parte della carriera di Enrico Berlinguer, come viene raccontato nel corso del docufilm Quando c’era Berlinguer diretto da Walter Veltroni, è stata dedicata alla lotta al terrorismo ed in particolare alle Brigate Rosse. La sua posizione in merito fu sempre molto netta. A raccontarlo è la figlia Bianca Berlinguer. “Quando cominciarono ad arrivare le lettere dal sequestro di Aldo Moro ci chiamò tutti e disse che se lui fosse stato rapito la sua volontà da uomo libero era che non vi fosse alcuna trattativa per la liberazione. Qualunque cosa avesse scritto dalla prigione del popolo”, ha rivelato nel corso della testimonianza contenuta nella pellicola. E aggiunge: “Era sbagliatissimo intavolare una trattativa, non si poteva dare un messaggio di questo genere a quelle famiglie che avevano avuto parenti uccisi dalle Brigate Rosse”. (Agg. di Chiara Ferrara)

L’attentato in Bulgaria

Quando c’era Berlinguer, il docufilm dirette dal politico e regista Walter Veltroni, ripercorre la vita personale e la carriera politica dello storico segretario del Partito Comunista Italiano. Quest’ultima è stata segnata anche da un attentato subito in Bulgaria. A Sofia, la vettura sulla quale viaggiava venne travolta da un camion carico di pietre, che proveniva dalla direzione opposta. L’’interprete che era con lui morì sul colpo e due dirigenti del Partito comunista bulgaro rimasero gravemente feriti.

Non si trattò di un incidente e Enrico Berlinguer se ne rese conto immediatamente. “Sospettava che non si fosse trattato di un incidente, ne parlò fin da subito con mia madre. Prima al telefono poi di presenza”, racconta la figlia Bianca. Proprio la madre Letizia Laurenti lo avrebbe rivelato qualche anno dopo a L’Unità. Il segretario del Partito Comunista Italiano però ne aveva parlato anche con i suoi colleghi più fidati. “Il dubbio era abbastanza forte, ma ci chiese di non parlarne con nessuno. Avevano organizzato lo stesso attentato anche a Gian Carlo Pajetta”, raccontano. Il sospetto era che l’attentato fosse di matrice sovietica: Berlinguer era troppo vicino agli Usa per essere filo-russo e troppo comunista per essere filo-americano. (Agg. di Chiara Ferrara)

L’infanzia di Enrico Berlinguer e la morte della madre

Nel corso di Quando c’era Berlinguer, docufilm diretto da Walter Veltroni in onda questa sera su Rai 3, viene raccontata la vita di Enrico Berlinguer, storico segretario del Partito Comunista Italiano, attraverso le testimonianze di coloro che lo hanno conosciuto da vicino (da Giorgio Napolitano a Jovanotti) e attraverso le numerose interviste rilasciate nel tempo dal politico stesso. A parlare dei primi anni di vita dell’uomo è stata la figlia, Bianca Berlinguer. Non fu un’infanzia felice, dato che perse la mamma quando era molto piccolo. “Era adolescente quando morì, ma si ammalò quando aveva soltanto 4 anni”, ha raccontato. È così che visse con il padre e gli zii. Da ragazzo si appassionò fin da subito alla politica, ma aveva anche una passione innata per la ginnastica e per le motociclette. (Agg. di Chiara Ferrara)

Quando c’era Berlinguer, film di Rai 3 con Giorgio Napolitano e Bianca Berlinguer

Quando c’era Berlinguer lo rivedremo in onda oggi, 26 maggio, a partire dalle ore 21:20 in prima serata su Rai 3. Si tratta di una pellicola che appartiene al genere documentario e che ha debuttato nei cinema italiani durante l’anno 2014. Questo film è stato diretto dal politico e regista Walter Veltroni e si può dire che sia una sua idea completa visto che ha scritto anche il soggetto di questo progetto.

All’interno del documentario Quando c’era Berlinguercompaiono alcuni tra i più importanti personaggi italiani come Giorgio Napolitano, Bianca Berlinguer, Luigi Bettazzi, Lorenzo Cherubini, Arnaldo Folcani, Pietro Ingrao, Emanuele Macaluso, Sergio Segre ed Eugenio Scalfari. Le musiche di questo film sono state realizzate da Danilo Rea e la fotografia è stata curata da Davide Manca.

Quando c’era Berlinguer, la trama del film: un documentario commovente

Quando c’era Berlinguer è un documentario che ripercorre i passi di Enrico Berlinguer. Un politico intraprendente e ricco di energia, così viene definito Berlinguer nel documentario che lo descrive attraverso gli occhi di coloro che hanno avuto a che fare con lui. Infatti, lo storico segretario del Partito Comunista Italiano era sempre impegnato nella lotta per i diritti dei suoi elettori e per portare più vantaggi alla società comune. Ecco quindi che solo coloro che lo hanno vissuto direttamente possono raccontarlo senza filtri, insegnando agli spettatori che genere di uomo era Enrico Berlinguer, un uomo raro che forse al giorno d’oggi non esiste più. Berlinguer metteva da parte il suo essere politico per non scendere a compromessi con l’uomo che era e con i valori nei quali credevi. Una figura ispirazionale per una generazione intera e un mito che ancora oggi continua a vivere.

Il video del trailer di Quando c’era Berlinguer