A “Storie Italiane”, trasmissione televisiva di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele ogni mattina dal lunedì al venerdì, si è tornati a parlare della battaglia delle mamme di Foggia che vivono presso l’ex distretto militare per ottenere una casa dignitosa. Sul posto si è recata l’inviata Carla Lombardi, che ha raccolto le testimonianze delle donne, le quali hanno affermato di andare a dormire con addosso il terrore dei crolli e di morire. Quale sarà la sorte di queste 32 famiglie, obbligate a vivere tra muffa e letti fradici?



In questo momento Foggia è commissariata, perché il sindaco, Franco Landella, indagato per corruzione, è stato interdetto dai pubblici uffici e, di conseguenza, manca la figura di riferimento a cui rivolgersi. “Viviamo con la paura che ci succeda qualcosa, se arriva la pioggia non sappiamo dove rifugiarci – ha affermato una delle madri residenti nell’edificio –: l’acqua ci arriva alle ginocchia. Facciamo appello a tutti di ascoltare la nostra voce. Non ne possiamo più, probabilmente noi siamo la frutta marcia e nessuno ci vuole. Storie Italiane ci ha restituito la dignità e la voglia di lottare”.



MAMME DI FOGGIA, UN DRAMMA SENZA FINE: COSA SUCCEDERÀ?

Sulla questione delle mamme di Foggia, che ormai si trascina davvero da moltissimi anni, ha detto la sua anche Alessandro Cecchi Paone, ospite in studio a “Storie Italiane”: “Il primo cittadino, ormai ex, di Foggia, è evidente che fosse inefficiente. Uno sospettato di corruzione non si occupa delle persone che soffrono. C’è però il Prefetto, ancora prima del commissario, c’è il governatore della Regione: qualcuno dia delle risposte a queste famiglie, che per fortuna non sono 320 o 3.200: sono 32. Mi pare assurdo che non si trovi una soluzione, anche nelle vicinanze”.



Eleonora Daniele si è poi posta un quesito: ci sono 190 miliardi di euro in arrivo dall’Europa, più 30 per le riforme complementari. Tanti di questi soldi saranno destinati ai Comuni più disagiati, con lo scopo di livellare alcune situazioni: Foggia avrebbe bisogno di questo tipo di sostegno. Allora perché queste famiglie non potrebbero usufruire di questo denaro? “Quando si parla di economia sociale, si intende proprio questo”, ha concluso la presentatrice.