Quando riaprono le palestre? Questa una delle domande che in tanti si stanno ponendo dopo il DPCM sulla Fase 2 firmato ieri dal premier Conte. Nessuna riapertura a stretto giro di posta per le palestre, considerando che non è stata pianificata alcuna data per il momento. Questo il paragrafo dedicato agli impianti di fitness (e non) nel DPCM: «Sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi». Strutture e professionisti a bocca asciutta, dunque, senza alcun riferimento per il futuro.



QUANDO RIAPRONO LE PALESTRE? ECCO COME FUNZIONERA’

Non è ancora chiaro, dunque, quando avrà luogo la riapertura delle palestre, ma emergono i primi dettagli su come funzionerà la fase 2 per i vari impianti. Giampaolo Duregon, presidente ANIF, ha spiegato ai microfoni di ANIF: «Come presidente dell’associazione, ho partecipato alla stesura di un protocollo per la riapertura che è l’adattamento del protocollo governativo che è stato fatto per tutte le aziende italiane. Questo dice tre cose fondamentali: il distanziamento sociale, che è di un metro, nello sport questo va cambiato perché il respiro che si proietta verso l’esterno e per questo va aumentata la distanza a due metri. Un’altra parte degli impianti è quella degli attrezzi, che sono in postazioni fisse e la distanza potrebbe essere diminuita a un metro e mezzo. La terza regola, fissa per tutti, è quella di misurare la temperatura di tutti i soggetti all’ingresso». Come facile immaginare, gli spogliatoi saranno contingentati.

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