Comunicata dunque la volontà da parte della Lega Serie A riunita in Assemblea di perseguire la strada della ripresa del campionato, in stretto e disteso dialogo col governo, ecco che al momento i club sono ancora riuniti per discutere del tema dei diritti tv. Pure nel frattempo, secondo quanto riportato da Tuttosport, il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha avuto il tempo per uscire allo scoperto e “ribadire con forza” che il club bianconero è ampiamente a favore della ripresa della Serie A. Per Agnelli dunque la conclusione del campionato in campo è ancora prioritaria e pure “iniziando gli allenamenti il 18 maggio e le partite a giugno ci saranno modi e tempi per finire le stagioni. Rispettando le indicazioni dell’Uefa e dell’Eca”. Pure però va aggiunto che al momento il Governo, se ha dato indicazioni un po’ vaghe per la ripresa degli allenanti, pure non si è ancora espresso sulla ripresa del campionato di Serie A: dunque ancora molto potrebbe accadere. (agg Michela Colombo)



ASSEMBLEA SERIE A DI NUOVO COMPATTA: “SI CHIUDA LA STAGIONE”

E’ ancora in corso l’Assemblea della Serie A, ma dalle prime indiscrezioni che filtrano da più fonti, pare proprio che la Lega si sia finalmente ricompattata, dopo le ultime polemiche, e chieda dunque ancora all’unanimità la conclusione della stagione 2019-2020. I 20 club dunque ribadiscono la richiesta al governo di date e tempi per la ripresa di allenamenti e dunque della Serie A, dopo lo stop imposto per il coronavirus: starà dunque alla politica dare nuovi segnali entro i prossimi giorni, quando anche la federazione si siederà ancora al tavolo per ridiscutere del protocollo sanitario per la ripresa. L’idea, stando a quanto ci svela il Corriere dello sport, è sempre quella di tornare in campo già ai primi di giugno, con le semifinali di Coppa Italia, avendo di fila 16 slot per chiudere la stagione della Serie A e Coppe, prima di partire ad agosto con le ultime fasi delle manifestazioni UEFA. Da aggiungere che è ora sul tavolo di discussione il tema dei diritti tv, in vista dell’ultima rata che Sky DAZN e Img dovrebbero versare e per cui hanno già chiesto dilazioni. (agg Michela Colombo)



GRAVINA PRONTO A INCONTRARE IL CTS

Mentre è in corso l’assembla della Serie A dove ovviamente sul tavolo di discussione la ripresa o meno di allenamenti e campionato, ecco che nel frattempo la FIGC persegue nella sua posizione di voler tornare al piano presto in campo. Ecco dunque in tale senso l’indiscrezione di Tuttosport, per cui lo stesso presidente Gravina già nei prossimi giorni incontrerà il CTS, il comitato Tecnico Scientifico che sta guidando il Governo Conte durante questa emergenza coronavirus. Sul tavolo ovviamente ci sarà il protocollo sanitario fissato nei giorni scorsi dalla federazione per la ripresa delle attività su cui il CTS è chiamato dunque a dare finalmente un verdetto, pur dopo tanti rinvii e incertezze. Di fatto dunque Gravina ha imposto al governo quello che suona tanto come un aut aut: il calcio italiano ha voglia di ripartire ma attende di capire dalla politica tempi e modi, che dovrebbero venir comunicati al piano presto, senza ulteriori indugi. (Agg Michela Colombo)



OGGI ASSEMBLEA DI SERIE A

Sono giorni sempre bollenti per il mondo del calcio italiano e in particolare per la Serie A della cui ripresa, dopo lo stop per l’emergenza coronavirus, anche oggi si discute in seno all’Assembla, convocata per questo 1 maggio nella tarda mattinata. E proprio da questa nuova riunione ci attendiamo oggi novità importanti per la ripresa di allenamenti e campionato italiano, con i club della Serie A chiamati a prendere di nuovo una posizione ben chiara sulla ripresa del campionato o meno. Se fino a qualche giorno fa il fronte pareva unito ecco che le ultime polemiche sorte con il Governo stanno facendo vacillare alcuni presidenti di club sulla necessità e l’opportunità di tornare a giocare in questo contesto così complicato. Dopo le dichiarazioni roventi di Spadafora sulla difficoltà di ritornare in campo e di Gravina (il quale ha dichiarato che non avrebbe firmato lui “la morte del calcio”) è stato solo ieri pomeriggio che da governo e da Del Pino sono arrivati i primi segnali di distensione. Di fatto però il forte pessimismo della politica sulla possibilità di un pronto ritorno in campo per la Serie A si è infiltrato anche all’interno della Lega, la quale oggi è chiamata alla resa dei conti. Bisognerà infatti capire chi tra i club è seriamente convinto della possibilità di riprendere (e dunque di adesione anche al complicato protocollo della FIGC) e chi invece è fortemente contrario e chi invece finge di voler riprendere ma in realtà sta già pensando alla prossima stagione e sta solo aspettando che il Governo prenda una decisione.

QUANDO RIPRENDE LA SERIE A? E SE SI GIOCASSE A SETTEMBRE?

In questo contesto così complicato dove la ripresa della Serie A pare sempre più lontana, infatti è tempo che si prenda una posizione chiara sulla materia, anche per capire che percorso intraprendere in maniera unitaria anche con la Federazione e Coni oltre che con lo stesso governo per decidere il prossimo futuro. Il sentimento è che al momento risulti quanto meno complicato fissare un ritorno in campo entro l’estate e si sta facendo invece sempre piò avanti l’idea di chiudere il campionato 2019-2020 solo a settembre, concedendo nel frattempo sufficiente tempo a club e società per adeguarsi alla nuova realtà post coronavirus. L’idea non è nuova ma è affascinante: di certo in questo modo si eviterebbero troppi contenziosi legali e i verdetti della stagione verrebbero definiti in campo. Pure però anche tale scenario presenta problemi decisamente importanti, dalla gestione della prossima gestione al coordinamento con gli altri campionati europei e la stessa UEFA (che tra l’altro ha fissato al 2 di agosto la deadline per la chiusura della stagione). Insomma un’ipotesi del genere chiede una rivoluzione completa del sistema calcio, non di facile realizzazione, ma che pure potrebbe essere provvidenziale in vista dei prossimi Mondiali invernali in Qatar. Senza però andare così in là, ci aspettiamo che almeno oggi, in seguito all’Assemblea, almeno i club della Serie A trovino una nuova posizione condivisa, che sia per la ripresa o meno. Il calcio, come hanno detto in molti è in serio pericolo e sarà necessario agire con tempestività per evitare il peggio.