A partire dal primo aprile, dopo la scadenza dello stato di emergenza, cambieranno alcune regole per quanto riguarda le restrizioni covid, ma non quelle inerenti la quarantena per i positivi. Come sottolineato dai colleghi dell’AdnKronos, coloro che hanno il virus dovranno aspettare 7 giorni, oppure dieci se non vaccinati, prima di fare un tampone che dovrà essere negativo, per poter tornare in comunità. Stando a quanto si legge nel decreto covid pubblicato il 25 marzo “a decorrere dal 1 aprile 2022 è fatto divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora alle persone sottoposte alla misura dell’isolamento per provvedimento dell’autorità sanitaria in quanto risultate positive al Sars-CoV-2, fino all’accertamento della guarigione”.
Nel comma 3 dello stesso articolo viene inoltre indicato, in merito alle tempistiche, che si fa riferimento alla “circolare del ministero della Salute”, dove “sono definite le modalità attuative dei commi 1 e 2″. In questo caso parliamo della circolare firmata dal direttore generale della Prevenzione Gianni Rezza del 4 febbraio scorso, che precisa come “per i non vaccinati o i vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da più di 120 giorni e per i guariti da più di 120 giorni l’isolamento dura 10 giorni con un test antigenico o molecolare negativo alla fine del periodo”, mentre “per i vaccinati con 3 dose booster o che hanno completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni e per guariti da meno di 120 giorni l’isolamento dura 7 giorni con un test antigenico o molecolare negativo alla fine del periodo”.
QUARANTENA COVID: REGOLE PER POSITIVI E PER I CONTATTI STRETTI DALL’1 APRILE
Dal primo aprile cambieranno invece le regole per i contatti dei positivi, sia che siano stretti, e sia che siano stati vaccinati o meno: nessuno dovrà più fare la quarantena ma semplicemente autosorveglianza, ovvero, “l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti”, fino al decimo giorno successivo “alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Sars-CoV-2 e di effettuare un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione di Sars-CoV-2, anche presso centri privati a ciò abilitati, alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto”.